Le attività con gli animali in contesti educativi. Lo stato attuale della ricerca e prospettive future

Come accennavo in precedenza, le aree in cui è possibile intervenire sono cinque, individuate da Marchesini (2015), suddivisibili in dieci dimensioni di relazione: la dimensione epimeletica, la dimensione di attaccamento, la dimensione ludica, suddivisibile a sua volta in ludico-performativa e ludico-cognitiva, la dimensione epistemica, comprensiva della dimensione esplorativa e biografica, la dimensione edonica, che si divide in dimensione comica ed estetica, e la dimensione sociale, che comprende quella collaborativa e quella ibridativa. Ognuna di queste dimensioni apporta determinati benefici e contributi al cambiamento del destinatario, per cui è fondamentale individuare a priori le aree in cui intervenire in base agli obiettivi che si intendono raggiungere. Per questa ragione, un intervento di pet therapy va progettato in anticipo seguendo un percorso ben preciso.
La prima fase di progettazione è la programmazione, volta a individuare gli obiettivi da raggiungere e i possibili rischi a cui si va incontro, immediatamente seguita dalla prescrizione, ovvero l'individuazione delle aree e dimensioni in cui intervenire; al termine di questa fase il progetto si presenta come un disegno programmatico e prescrittivo, una formulazione teorica con chiari gli obiettivi e i principi attivi ma senza la definizione delle attività pratiche, dei tempi (frequenza e calendario), delle risorse e delle coordinate operative che serviranno a mettere in atto il progetto. La fase successiva, la pianificazione, consiste nel definire queste mancanze, quindi a tradurre il disegno in un piano di attività. Dopo aver fatto ciò, è possibile far partire l'intervento (fase di attuazione), traducendo quanto progettato in pratica; in quest'ultima fase è di fondamentale importanza porre attenzione alla gradualità con cui il destinatario entrerà in contatto con l'animale, alle variabili che entrano in gioco nella traduzione attuativa (parametri operativi) e alle risorse necessarie a procedere con l'attuazione del progetto, ossia i fondi economici, gli operatori da impiegare, gli animali da coinvolgere e gli strumenti da utilizzare. (Marchesini, 2015)
Molto importante è la valutazione, ossia l'analisi complessiva della situazione in cui si opererà, momento volto a individuare il campo di operatività, vale a dire le caratteristiche complessive e analitiche della situazione, per istituire il piano in modo adeguato e coerente in relazione a opportunità e vincoli della situazione, e l'operatività estrinseca, cioè la traducibilità pratica del progetto e il suo costo, per poter rendere il contesto adeguato e sostenibile. (Marchesini, 2015)