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Uso del genere grammaticale nella lingua italiana e portoghese in ambito accademico

L’attivismo linguistico

L’attivismo linguistico di cui si parla in questo capitolo riguarda le questioni di genere e il sessismo insito nel linguaggio. Esso prende vita in concomitanza con il movimento per la liberazione delle donne dal regime patriarcale che stava nascendo negli Stati Uniti intorno agli anni Settanta e Ottanta.
Alcuni ritengono che in questi stessi anni nasca anche la linguistica femminista, anche se sarebbe più idoneo parlare di presa di coscienza e posizione da parte di donne, più specificatamente, di attiviste nei confronti del sessismo linguistico. In tale modo il ruolo svolto dalla linguistica rimane neutro.
Con il termine attivismo linguistico si intende ciò che Anne Pauwels in Linguistic Sexism and Feminist Linguistic Activism definisce «language planning», ovvero la pianificazione del linguaggio adottando un punto di vista che azzera la gerarchia tra i due soggetti e che vede le donne come «norm-makers» o «norm- breakers». L’idea di rottura, da qui il termine norm-breakers, riguarda le norme tradizionali che hanno sempre visto l’uomo come suo principale creatore ed utilizzatore, relegando le donne ad un uso di un linguaggio che nel saggio di Pauwels viene definito “speciale”, poiché distinto dal linguaggio indicato per gli uomini e che vede le donne escluse nella creazione di regole e principi linguistici.

L’attivismo linguistico concerne tutte le discussioni, ricerche, argomentazioni e studi che sono stati portati avanti dalla nascita del movimento fino ad oggi. Una delle prime linguiste che ha contribuito alla nascita dell’attivismo linguistico è Robin Lakoff con il suo lavoro Language and woman’s place, nel quale documenta e pone in discussione sia il modo in cui ci si aspetta che le donne parlino, sia il modo in cui ci si riferisce ad esse. Il contributo che le dobbiamo riconoscere riguarda principalmente il fatto di aver messo in luce come il linguaggio femminile si differenzi da quello maschile a causa dell’azione di stereotipi di genere assimilati dalla cultura dominante.
L’approccio teorico alla base dell’analisi di Lakoff è usato anche da Alma Sabatini, colei che fu la prima ad introdurre in Italia la discussione sulle discriminazioni di genere all’interno della lingua.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Uso del genere grammaticale nella lingua italiana e portoghese in ambito accademico

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Informazioni tesi

  Autore: Giorgia Pinelli
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi di Pisa
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
  Corso: Lingue e Letterature Straniere
  Relatore: Valeria Tocco
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 56

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Parole chiave

genere grammaticale
femminismo nella lingua
sessismo linguistico
alma sabatini
maschile inclusivo
attivismo linguistico

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