Storia e analisi dei flussi turistici collegati ai Festival di Musica Elettronica

Prima di entrare nel merito del Kappa Futur Festival, è opportuno concentrare l’attenzione sulla società che lo organizza: la MOVEMENT ENTERTAINMENT.

Si tratta di una “smart-up” piemontese, nata nel 2006 a Torino, che in pochi anni è divenuta leader in Italia nel comparto della DANCE MUSIC e LIVE COMMUNICATION. È titolare dei marchi Movement, FuturFestival, OneNightEvent, IndepenDance e del live Club Audiodrome.
La società è infatti attiva nella produzione di format d’Intrattenimento Intelligente di musica elettronica e arti digitali, sia a marchio proprio che on-demand.
Movement Entertainment, caso unico nel proprio comparto, ha ricevuto l’onorificenza del Presidente della Repubblica negli anni 2012, 2013, 2014 nonché il patrocinio della Commissione Europea dal 2016 al 2019, mai precedentemente concesso.

Facendo riferimento alla relazione consuntiva che la società pubblica ogni anno e in cui descrive gli obiettivi raggiunti, si evidenzia come nel 2019 la Movement Entertainment ha “ospitato” 171 artisti internazionali, utilizzando per le sue svariate attività circa 1400 risorse umane. L’indotto generato dalle sue attività può cogliersi in primo luogo in termini di presenze alberghiere (solo attraverso gli alberghi convenzionati si sono infatti registrati - in collegamento agli eventi prodotti - circa 17mila pernottamenti con una crescita del 6% rispetto all’anno precedente); attraverso i propri MOBILITY PARTNER (gestori di autobus, di bike sharing, taxi e trasporto locale) sono state registrate circa 14mila corse/noleggi.
In termini economici l’impatto sul territorio è stimabile in circa 34 milioni di euro. Imponente è anche la campagna mediatica a favore della città di Torino e della Regione Piemonte, sia da parte della società sia da parte dei media partner internazionali, con un impegno di circa 3 milioni di euro.

Ulteriori caratteristiche della società, che non si evincono dai dati pubblicati, emergono dagli esiti dell’intervista che mi è stata concessa dal creatore della Movement Entertainment, Maurizio Vitale, figlio dell’omonimo creatore dell’azienda e del marchio Robe di Kappa, da cui ha preso nome anche il festival, oggetto di questo approfondimento. In particolare durante l’intervista è potuta emergere l’importanza della cultura all’interno di un momento storico come questo, in tutte le sue varie espressioni, della ricerca, dello sviluppo, della formazione del capitale umano all’interno di settori come quello dell’entertainment, sempre più povero di contenuti validi a causa della saturazione all’interno del mercato di figure e proposte sempre meno valide. Altro tema di cui si è parlato all’interno dell’intervista è stato quello, già affrontato nel primo capitolo, dell’importanza dell’esperienza in festival come questo o comunque all’interno di manifestazioni di questo. Siamo nell’era dell’esperienzialità e quindi, anche secondo Maurizio Vitale, bisogna offrire ai clienti e ai fruitori, in questo caso del Kappa Futur Festival, un esperienza unica attraverso tutti i mezzi possibili; a questo riguardo basti pensare al sistema di pagamento Cashless, che consente ai clienti di non dover fare file alla casse tutte le volte che vogliono acquistare qualcosa all’interno del festival; il sistema di monitoraggio della folla patrocinato dalla Comunità Europea (Horizon 2020 M.O.N.I.C.A) che consente di monitorare e rendere SICURO un evento con 60.000 persone, il che vi assicuro, è un elemento essenziale e di cui, allo stesso tempo, i partecipanti si accorgono.