Fra Bildungsroman e Märchenroman: Die unendliche Geschichte di Michael Ende
Premessa sui generi letterari
Die unendliche Geschichte è un’opera letteraria complessa, perché la sua struttura non permette una chiara delineazione del genere letterario a cui appartiene. Il Bildungsroman [romanzo di formazione] e il Märchenroman [romanzo fiabesco] sono i due sottogeneri del romanzo ai quali l’opera maggiormente si accosta, nonostante Ende abbia utilizzato motivi e strutture ibride che presentano molte caratteristiche rintracciabili anche in altri generi o sottogeneri letterari.
Il Bildungsroman è un sottogenere letterario del romanzo, nel quale il protagonista dell’opera compie un percorso di maturazione personale e ha lo scopo di promuovere l’integrazione sociale dello stesso o, come avviene nei romanzi più moderni, di raccontarne l’evoluzione dei sentimenti e delle emozioni. Il romanzo di formazione può rientrare in diverse categorie, come quella del romanzo psicologico o pedagogico e può usare le formule del romanzo storico, autobiografico o epistolare. È un genere che rappresenta l’evolversi del protagonista dall’età dell’infanzia, dell’adolescenza o della gioventù e nasce fra la seconda metà del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, assumendo un’importanza rilevante anche in seguito. Nell’area specifica della letteratura germanofona, l’archetipo di questo sottogenere letterario è sicuramente il Wilhelm Meister (1795) di J. W. von Goethe.
Il Märchenroman è invece un sottogenere del Märchen [fiaba] e tiene conto dei motivi e delle trame dei miti e dei racconti fantastici della tradizione folcloristica europea. Il romanzo fiabesco deriva dalla forma letteraria del fantastico, ma, a causa delle diverse caratteristiche strutturali, legate alle scelte personali dei singoli autori che si sono confrontati col genere, può presentare delle trame originali, come ad esempio i Märchenromane contemporanei. Nella letteratura fantastica vengono rappresentati degli elementi estranei alla realtà, che suscitano sorpresa nel lettore e che possono o meno essere spiegati razionalmente. Da un punto di vista storico, si parla di letteratura fantastica e fantasia sin dalle prime forme di produzione letteraria, quali, oltre alla tradizione orale, la mitologia, il sacro e l’epica. In età moderna, invece, è stata maggiore la produzione di fiabe e favole, ovvero dei testi che veicolano insegnamenti, mentre autori contemporanei come Ende o Tolkien hanno modificato ulteriormente il genere fantastico utilizzando materiale nuovo o preesistente, modificandolo in vari modi, creando così dei nuovi sottogeneri letterari quali il fantasy, il gotico, l’horror e la fantascienza.
L’attribuzione di uno specifico genere letterario all’opera di Ende resta ancora oggi un argomento molto dibattuto. La critica letteraria ha definito infatti il libro di Michael Ende in diversi modi, come ad esempio Märchenroman, moralisches Märchen [fiaba morale], Märchen für Erwachsene [fiaba per adulti] oppure Bildungsmärchen [fiaba di formazione].
Il termine ricorrente è dunque il “Märchen” e ciò potrebbe alimentare l’opinione che Die unendliche Geschichte abbia molto più in comune col genere della fiaba piuttosto che col romanzo di formazione. In realtà, l’opera contiene i tratti sia del romanzo di formazione sia del genere fantastico. Il binomio Bildungsroman-Märchenroman ha permesso a Ende di costruire una storia in cui convivono elementi legati allo sviluppo sociale o psicologico di un individuo e elementi della fantasia: i primi rappresentati dalla vita di Bastiano nel mondo degli umani e i secondi dagli eventi nel mondo di Fantàsia. Simbolicamente potremmo accostare quindi il Bildungsroman alla vita reale e il Märchenroman alla fantasia, creando così un ulteriore binomio, quello realtà-fantasia. L’unione di realtà e fantasia è, inoltre, una visione tipicamente romantica. Secondo i romantici, la fusione tra la realtà e l’immaginazione era necessaria al fine di raggiungere un’armonia artistica e un equilibrio sociale. Il motivo per cui Ende abbia voluto rappresentare nell’opera tale concezione è anche la prova del grande interesse dell’autore nei confronti del Romanticismo e degli scrittori di questa corrente letteraria, come Novalis. Inoltre, l’autore ha continuamente sottolineato l’importanza dell’immaginazione e della fantasia, tanto da essere per lui come una fonte di sostentamento.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Fra Bildungsroman e Märchenroman: Die unendliche Geschichte di Michael Ende
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Informazioni tesi
Autore: | Samantha Corselli |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2018-19 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Scuola delle scienze umane e del patrimonio culturale |
Corso: | Lingue e Letterature Moderne e Mediazione Linguistica – Italiano come Lingua Seconda |
Relatore: | Natascia Barrale |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 26 |
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