Il soft power: il caso Stati Uniti e Cina
Le fonti del soft power
Il soft power si basa su tre risorse:
• Cultura
• Valori e ideologie politiche
• Politiche estere
La cultura è l'insieme dei valori, usi e costumi che creano significato per una società. Si manifesta in molteplici modi. Si distingue solitamente fra una cultura alta, che comprende letteratura, arte e istruzione, e una cultura popolare, che consiste nell'intrattenimento di massa. Se la cultura e le politiche di uno stato includono valori e interessi condivisi da altri, la forza di attrazione aumenta e di conseguenza anche la probabilità di ottenere i risultati sperati. Chi ha valori mediocri e una cultura provinciale avrà certamente un'attrattiva minore su altri paesi e di conseguenza minore soft power.
Uno dei primi paesi a capire l'importanza della promozione della cultura all'estero fu la Francia, che dopo la sconfitta subita nella guerra franco-prussiana, cercò di recuperare prestigio nazionale fondando nel 1883 l'Alliance Française, organizzazione volta a promuovere la lingua e la letteratura francese nel mondo. Paesi come Italia e Germania seguirono l'esempio francese fondando a loro volta enti per la promozione della cultura all'estero.
La cultura popolare è una risorsa che dà certamente lustro al paese ma non è essa l'essenza del soft power. Ciò significherebbe confondere l'esercizio del soft power con le risorse culturali che contribuiscono a produrlo. Per garantire l'efficacia di una risorsa, bisogna prendere in considerazione il contesto. L'Italia, ad esempio, vanta una tradizione culinaria famosa in tutto il mondo ma ciò non è una garanzia per l'attrattiva del paese e per raggiungere gli obiettivi politici prefissati.
Tra i valori e ideologie politiche "attraenti" si trovano il liberismo, la coesione sociale e la tolleranza. Un'attrattiva consistente è anche esercitata da concetti politici come democrazia, costituzionalismo e una burocrazia governativa effettivamente funzionante.
Per quanto riguarda le politiche estere, un paese esercita soft power se rispetta leggi e norme internazionali, ha fiducia nella cooperazione e quindi in un approccio multilaterale anziché unilaterale, sostiene la pace e i diritti umani, ha apertura economica ed è disposto talvolta a sacrificare l'interesse nazionale per perseguire il raggiungimento di soluzioni a problemi internazionali.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il soft power: il caso Stati Uniti e Cina
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Informazioni tesi
| Autore: | Benedetta Ventura |
| Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
| Anno: | 2018-19 |
| Università: | SSML Gregorio VII |
| Facoltà: | Mediazione Linguistica e Culturale |
| Corso: | Scienze della mediazione linguistica |
| Relatore: | Adriana Bisirri |
| Lingua: | Italiano |
| Num. pagine: | 121 |
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