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Il caso Facebook-Cambridge Analytica e il nuovo Regolamento UE n. 2016/679: la nuova protezione dei dati personali nell'Unione Europea

Lo scandalo che ha coinvolto Facebook e Cambridge Analytica

L'analisi strutturale e contenutistica del Regolamento UE n. 2016/679, che è stata portata avanti nei capitoli I e II del presente lavoro, ha posto l'attenzione sul nuovo approccio normativo in materia di protezione dei dati personali che gli organi istituzionali comunitari hanno deciso di adottare. In questo modo professionisti ed imprese che trattano dati di cittadini europei devono adattarsi alle nuove norme ed uno degli esempi maggiormente emblematici in tal senso è quello di Facebook, celeberrimo social network che conta ben 2 miliardi di utenti attivi nel mondo, di cui circa 280 milioni solo in Europa.

All'apice degli interventi sulla propria privacy policy vi è lo scandalo che, proprio a ridosso dell'entrata in vigore del GDPR, ha colpito il colosso dei social fondato da Zuckemberg e che la stampa ha ribattezzato come "lo scandalo del secolo". Risale all'inizio di marzo 2018 tutta una serie di articoli pubblicati dai quotidiani "The Guardian" e "New York Times", rispettivamente britannico e americano, in cui viene dimostrato l'uso scorretto di dati che da Facebook passano a Cambridge Analytica, azienda di consulenza e marketing online. La vicenda balza subito agli occhi del mondo intero, perchè dimostra quanto Facebook faccia fatica a tenere sotto controllo i propri dati (che in realtà appartengono agli utenti), ma se la stampa è arrivata a parlare di "scandalo del secolo" è soprattutto perchè è forte il coinvolgimento di Cambridge Analytica, sia nelle presidenziali americane del 2016, sia in occasione della Brexit e del connesso referendum.

La vicenda è particolarmente complessa e quindi è necessario analizzarla con ordine. Innanzitutto, è fondamentale comprendere a chi ci si riferisce quando si parla di Cambridge Analytica. Cambridge Analytica è, anzi era, visto che dopo lo scandalo in esame è stata chiusa, un'azienda fondata nel 2013 da Robert Mercer, un miliardario americano con idee particolarmente conservatrici e, tra le tante cose, anche molto vicino al sito americano di informazione di estrema destra "Breitbart News", tanto da arrivare a finanziarlo e a stringere rapporti con l'allora direttore Steve Bannon. Quella di Bannon è un'altra figura chiave nell'intera vicenda, dato che egli diventa consigliere e stratega di Trump durante la sua campagna elettorale.
Quindi il fondatore di Cambridge Analytica ha stretti rapporti con uno dei principali punti di riferimento di Trump e della sua campagna elettorale.

Cambridge Analytica è, più nel dettaglio, un'azienda britannica di consulenza e marketing online, specializzata nella raccolta di dati attraverso i social networks: che si tratti di "Mi piace" messi dagli utenti e su quali post, che si tratti delle condivisioni di contenuti su cui essi lasciano il maggior numero di commenti, che si tratti dei luoghi da cui condividono i loro contenuti e così via, Cambridge Analytica può venirne a conoscenza. Tutta questa mole di informazioni è poi destinata ad essere elaborata da modelli ed algoritmi, al fine specifico di profilare ogni singolo utente e conoscere ciò che lo stimola e ciò da cui invece si tiene a distanza.

Col passare del tempo, Cambridge Analytica ha cominciato ad aquisire anche altre informazioni riguardanti i consumi e le abitudini delle persone su Internet, grazie ai rapporti con tutta una serie di società "broker di dati", che in modo legale le raccolgono, monitorando l'attività sul web di ogni singolo internauta. Sono gli stessi utenti che le forniscono, ad esempio accettando i vari cookies che compaiono sulle pagine aperte nel corso della navigazione ed è tutto legale, perchè le informazioni sono anonime e fornite in forma aggregata a queste società, in modo da non essere ricondotte al singolo individuo. È altrettanto vero però che algoritmi come quelli di Cambridge Analytica possono lo stesso risalire ad ognuno e creare profili molto dettagliati relativamente a gusti e propensioni varie. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il caso Facebook-Cambridge Analytica e il nuovo Regolamento UE n. 2016/679: la nuova protezione dei dati personali nell'Unione Europea

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Informazioni tesi

  Autore: Marco Lorusso
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2017-18
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Luciano Garofalo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 157

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Parole chiave

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regolamento ue n. 2016/679
cambridge analytica
d.lgs. 101/2018

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