La Rivista Al-Qibla. La propaganda Hascemita dal Nazionalismo Arabo al patriottismo giordano
Le penne di Al-Qibla
I fondatori ed editori di Al-Qibla, nonché suoi più assidui curatori di editoriali, impersonano piuttosto bene la doppia faccia arabista-islamista della rivista. Sia il Redattore Capo Muḥib ad-Dīn al-Ḫatīb che il co-redattore Fū'ād al-Ḫaṭīb erano stati attivi nei movimenti proto-nazionalisti d’ante-guerra. Entrambi si avvicinarono alla Gran Bretagna appena scoppiata la guerra e poi si diressero verso il Ḥiǧāz. Muḥib ad-Dīn al-Ḫatīb fu scelto come Capo Redattore della rivista, per la quale scrisse spesso gli articoli di fondo. Muḥib ad-Dīn nasce nel 1886 a Damasco, è considerato figura complessa e simbolica del fermento culturale, religioso e politico che ha interessato la Grande Siria Ottomana tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
W. Ende lo definisce un:
Sunnī Arab journalist, publisher and editor, an influential figure of the Salafiyya [q.v.] as well as of Arab nationalism [see ḳawmiyya. 1] in the 20th century (1886-1969). He was born in July 1886 in Damascus. Already in his youth his worldview was influenced by a number of Salafī thinkers such as Ṭāhir al-Ḏjazāʾirī (d. 1920), and also by the writings of various Arab proto-nationalists, including al-Kawākibī [q.v.]. The gist of his views, which he advocated until the end of his life, can be described as a peculiar blend of Salafī and Arab nationalist positions.
In effetti, anche William Cleveland lo cita nel suo saggio sull’Islam politico, definendolo una figura la cui opera lascia largo spazio all’interpretazione, poiché «impersona tutte le complessità ideologiche dell’plite musulmana arabo-ottomana della sua generazione».
Per Cleveland
To those determined to establish the Arab revolt as a model nationalist uprising, al-Khatib appears as “one of the pioneers of the nationalist awakening”. But to those who have focused on al-Khatib·s full career, he was “one of the most prominent figures of modern Islamic thought and a reformer who carried the banner of Islamic mission for more the fifty years” .
Ricostruire la vita di al-Ḫaṭīb fornisce la chiave di volta per capire molto più agilmente gli intenti della propaganda pro-Rivolta Araba che identificano Al-Qibla almeno dal 1916 al 1920. Muḥib ad-Dīn al-Ḫatīb portò avanti i suoi studi a Damasco e Siria, dove incontrò i più importanti intellettuali dell’epoca, quali Ṭāhir aǧ-Ǧazā'irī, Muḥammad Kurd ʻAlī – che diventerà dopo lo scoppio della rivolta suo rivale nella competizione propagandistica tra ottomanisti e sostenitori della Rivolta – Fāris Al-Ḫuwī e tanti altri. Nel 1905, giunto a Istanbul per motivi di studio, fonda insieme a ʻArif aš-Šihābī la Ǧamʻiyyat an-Nahḍa al-ʻArabiyya, “Società del Risveglio Arabo”. Qualche anno dopo incontra Rašīd Riḍā al Cairo, il quale aveva allora fondato la Società del Consiglio Ottomano a cui al-Ḫatīb aderì.
Dopo due anni trascorsi in Yemen fa ritorno a Istanbul e si impegna per la fondazione di un circolo per gli arabi, che si realizzerà nel 1909 con la nascita di al-Muntadā al-ʻAdabī, il “Forum Letterario”. Nel 1913 fu assistente segretario del Ḥizb al-lā-markaziyya, “Partito per la Decentralizzazione”, che annovera anche Riḍā tra i fondatori. Nel 1916 andò in Egitto e poi a Mecca, dove incontrò Šarīf Ḥusayn e dal 1916 al 1920 editò la sua rivista Al-Qibla. Prese, poi, la via per Damasco nel 1919 dove divenne membro del comitato centrale della al-ʻArabiyya al-Fatā “Gioventù Araba”, oltre che editore della rivista ufficiale Al-ʻĀṣima. Fondò anche un centro educativo.
A seguito di screzi con Fayṣal Ibn Ḥusayn -figlio di Ḥusayn Ibn ʻAlī -lasciò la Siria per l’Egitto dove trascorse il resto della sua vita. Dal 1921 divenne editore della nota rivista egiziana Al-Ahrām e nel frattempo fondò anche la Salafiyya Press. Notevole fu il suo impegno da editore del settimanale Al-Fatḥ dal 1926 al 1948, e successivamente da curatore della rivista della Fratellanza Musulmana. Risulta evidente che per Muḥib ad-Dīn al-Ḫatīb la questione araba e l’ordine islamico fossero due facce della stessa medaglia, due aspetti inseparabili della stessa impalcatura ideologica, che emergono con una certa chiarezza dai discorsi della rivista.
Il co-redattore della rivista ha un profilo abbastanza affine, ma più tendente alla corrente prettamente arabista, che a quella salafista. Anche Fū'ād al-Ḫaṭīb è considerato tra i pionieri arabisti che servirono la causa araba con entusiasmo e devozione cercando di convogliare l’attenzione pubblica su di essa. «Fū'ād al-Ḫaṭīb fu uno degli intellettuali eruditi che contribuirono allo sviluppo di quel rinascimento noto come Nahḍa araba, portata avanti dai nazionalisti arabi, e poi sposata dallo Sceriffo Ḥusayn Ibn ʻAlī [,,,]. Fū'ād al-Ḫaṭīb fu colui che scrisse il più alto numero di articoli editoriali (90) nel primo anno di vita della rivista, mirati a gettare luce sulle idee politiche del cosiddetto risveglio arabo e convincere il pubblico che queste fossero in sintonia con le aspirazioni nazionaliste degli arabi del periodo.
Fū'ād al-Ḫaṭīb nasce nel 1880 nel Monte Libano e cresce in ambiente colto; suo padre e suo nonno lavoravano nel campo della giustizia e a casa sua si aveva familiarità con la scienza, la letteratura e il diritto.
Studia all’American University of Beirut e sin da giovane si applica allo studio di lingua, letteratura e poesia araba classica, mettendoli poi al servizio della causa araba e interessandosi di nazionalismo, interesse che poi si trasforma in attivismo politico negli anni in cui sorsero le prime società arabe. Fu, infatti, vicino agli ambienti delle società scientifiche arabe, specialmente di al-Muntadā al-Adabī “Forum letterario”, ma anche della Ǧamʻiyya Bayrūt al-Iṣlāḥiyya “Società della Riforma di Beirut”.
Lavorò come insegnante di lingua araba a Giaffa fino al 1914 quando Cemal Paşa - noto anche come Djemal Pascià – divenne comandante del quarto contingente nel Bilād aš-Šām e iniziò la sua campagna di dura repressione ed epurazione dei nazionalisti arabi della Grande Siria. Fū'ād al-Ḫaṭīb fu tra i tanti ad essere perseguiti e sui quali a un certo punto pendeva una condanna a morte, causa del suo trasferimento al Cairo nel 1915 dove frequentò diversi letterati e poeti dell’epoca e dove pubblicò la prima delle sue poesie patriottiche, una qaṣīda piena di fervore, comparsa nella nota rivista egiziana al-Ahrām, e fatta circolare in tutte le province siriane, divenendo una delle testimonianze scritte della lotta araba contro gli unionisti. Da Khartoum, dove soggiornò per un breve periodo, si trasferì poi nel Ḥiǧāz nel settembre del 1916 dopo essere entrato in contatto con le autorità britanniche al Cairo e poi a Gedda. Pare che Fū'ād conoscesse già i britannici da tempo, che avesse lavorato per il governo sudanese e che fosse stato assunto «temporaneamente» come agente dell’intelligence britannica.
Secondo le fonti fu proprio Fū'ād ad aver suggerito al Arab Bureau in Egitto che Ḥusayn Ibn ʻAlī fondasse Al-Qibla. In un documento conservato negli archivi britannici, con il quale Fū'ād alḪaṭīb richiedeva il permesso di pubblicazione della rivista, si ritrovano gli obiettivi della stessa: «[To provide] a clear explanation about the standing of the Turks and the position of the Unionists towards Islam, after their recent evolution». Tra gli obiettivi quello di far circolare la rivista al di fuori della Penisola, in base al piano che prevedeva di raggiungere la società delle province arabe ancora sotto dominio ottomano.
Appena arrivato a Mecca, dunque, si mise al servizio dello Sceriffo Ḥusayn Ibn ʻAlī, divenendo co-redattore della rivista Al-Qibla, lavorando a stretto contatto con il suo Redattore Capo Muḥib ad-Dīn bin al-Ḫaṭīb. Il contributo di Fū'ād al-Ḫaṭīb alla rivista consistette principalmente in poesie ed editoriali politici che sapeva ben argomentare in ragion del fatto che occupò per un certo tempo la posizione di consulente di Ḥusayn Ibn ʻAlī quando divenne del re del Ḥiǧāz, assistendolo anche durante i suoi incontri con i funzionari britannici e spesso accompagnando suo figlio ʻAbd Allāh nelle sue missioni al Cairo.
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Informazioni tesi
Autore: | Laura Salaris |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2017-18 |
Università: | Università degli Studi di Cagliari |
Facoltà: | Studi Umanistici |
Corso: | Lingue Moderne per la Comunicazione e la Cooperazione Internazionale |
Relatore: | Angela Daiana Langone |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 156 |
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