Blue Ocean Strategy: il caso Netflix
Evitare le trappole Oceano Rosso
Tramite l'esperienza pregressa sviluppata sul campo, sono state identificate dieci “Trappole Oceano Rosso” che ostacolano la creazione e la sostenibilità degli Oceani Blu.
1) Convinzione che la strategia Oceano Blu sia una strategia orientata al cliente che mira a farsi guidare dal cliente stesso. In realtà, questa strategia si focalizza sui “non-clienti” che permettono di creare nuova domanda.
2) Convinzione che per cerare degli Oceani Blu ci si debba avventurare aldilà del core business aziendale. Al contrario, questa strategia consente di creare Oceani Blu in ogni settore.
3) Idea sbagliata che la strategia Oceano Blu debba fondarsi su nuove tecnologie. Ciò che si ricerca è l'innovazione di valore, che garantisca una maggiore utilità al cliente e non un mera innovazione tecnologica.
4) Idea che per creare un Oceano Blu si debba arrivare per primi sul mercato. Un'offerta innovativa, se non legata al valore, non farà altro che portare l'azienda innovatrice ad un clamoroso fallimento.
5) Credere che la strategia Oceano Blu e la strategia di differenziazione siano sinonimi. Come già precedentemente esaminato, la strategia Oceano Blu non presuppone il trade-off tra costo e valore e consente alle aziende di ottenere sia differenziazione che bassi costi.
6) Idea che la strategia Oceano Blu sia una strategia di minimizzazione dei costi che si focalizza sui costi bassi. Questa trappola è il rovescio della medaglia della precedente.
7) Convinzione che la strategia Oceano Blu coincida con l'innovazione. L'innovazione fine a se stessa non è altro che un'idea che però non sempre garantisce un maggior valore per il cliente.
8) Idea che la strategia Oceano Blu sia una idea di marketing e una strategia di nicchia. Al contrario di quanto avviene nel marketing tradizionale, questa strategia mira a desegmentare i settori del mercato.
9) Idea che la strategia Oceano Blu consideri la concorrenza un fatto negativo, mentre in realtà può essere benefica per le imprese. La strategia Oceano Blu non considera la concorrenza come un fattore negativo, solo che, a differenza del pensiero strategico tradizionale, non la considera sempre positiva.
10) Idea che la strategia Oceano Blu sia sinonimo di scardinamento o distruzione creatrice. Infatti, si punta a cerare nuova domanda e non a sostituire prodotti già esistenti
Questo brano è tratto dalla tesi:
Blue Ocean Strategy: il caso Netflix
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Informazioni tesi
Autore: | Gianfranco Terrone |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2017-18 |
Università: | Libera Università Mediterranea "Jean Monnet" |
Facoltà: | Economia |
Corso: | ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE |
Relatore: | Michele Rubino |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 135 |
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