Analisi di settore del comparto High Tech in Abruzzo
L'importanza della formazione di un network tra imprese high tech
In questo paragrafo si vuole evidenziare il ruolo crescente svolto dagli aspetti di natura geografica, nella genesi delle innovazioni e delle relazioni che si vengono a creare tra le aziende che condividono un’area geografica.
La prossimità geografica, tra imprese innovative, è un elemento che permette di generare i c.d. knowledge spillover. Questi, sono un fenomeno che prevede la diffusione della conoscenza generando rilevanti benefici anche per le imprese rivali che non hanno dovuto sostenere i costi necessari a conseguire il know how, utile per realizzare una potenziale innovazione.
Fu Alfred Marshall ad analizzare, per primo, i rendimenti localizzativi e i risvolti che essi hanno sull’attività innovativa.
Marshall sostiene che gli elevati rendimenti delle imprese, localizzate in un’unica area geografica, sono in funzione, sia delle economie di scala (fenomeno interno all’impresa), sia legati alla formazione di economie di agglomerazione (fenomeno esterno all’impresa).
Le economie di scala sono un fenomeno che, all’aumentare della scala produttiva, comporterà per l’impresa la realizzazione dei costi medi unitari in corrispondenza della scala efficiente minima. Di seguito vi è la rappresentazione dell’economia di scala.
Si nota che, il costo medio decresce fino al raggiungimento dell’efficienza produttiva, per poi tornare nuovamente a crescere.
Le economie di agglomerazione sono un fenomeno economico che consente alle imprese, collocate all’interno della medesima area geografica, di poter ridurre drasticamente i costi di produzione unitari. La riduzione dei costi, è legata alla formazione di sinergie e di collaborazioni che si possono formare tra imprese di un medesimo territorio, ciò generà effetti positivi, sia nella condivisione della conoscenza che porta alla formazione di manodopera specializzata localizzata, sia nella maggiore possibilità di realizzare una innovazione, sia nella condivisione di fattori produttivi e nel miglioramento dei relativi processi.
Ne consegue che spesso una determinata area geografica riesce ad accogliere più imprese specializzate in uno specifico settore. Il caso emblematico e noto è quello della Silicon Valley, dove, la presenza dell’università di Stanford e di imprese come Intel e Fairchild Semiconductor, ha generato oltre alla formazione di numerosi ingegneri e dirigenti specializzati anche numerose innovazioni tecnologiche, tutte concentrate nella contea di Santa Clara in California.
Il fenomeno dell’agglomerazione industriale è strettamente legato alla nozione di distretto industriale, originatosi nei primi anni Ottanta del Novecento. I distretti industriali si caratterizzano per la presenza di piccole e medie imprese, contraddistinte da intense relazioni, elevata flessibilità e specializzazione.
I distretti industriali, sembrano essere il mezzo migliore per rappresentare le caratteristiche di tali imprese. Le relazioni che si formano tra le imprese, che compongono il distretto, si consolidano nel corso del tempo, attraverso una significativa attività di coordinazione, tale da sviluppare un solido network tra aziende.
Giacomo Becattini, economista italiano, sulla base delle considerazioni fatte da Marshall, analizza i distretti industriali italiani. Egli definisce il distretto come «un’entità socioterritoriale caratterizzata dalla compresenza attiva, in un’area territoriale circoscritta, naturalisticamente e storicamente determinata, di una comunità di persone e di popolazione di imprese industriali».
Becattini afferma che, all’interno del distretto si forma un surplus che non può essere smaltito, causa della crescente suddivisione del lavoro e specializzazione produttiva. La difficolta, nella gestione di questo surplus, crescente nel corso del tempo, spinge le imprese che fanno parte del distretto, a formare un solido legame tra esse ed i propri fornitori e clienti.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Analisi di settore del comparto High Tech in Abruzzo
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Informazioni tesi
Autore: | Stefano Tupone |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2017-18 |
Università: | Università degli Studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Commercio |
Relatore: | Alessandro Marra |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 74 |
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