Il franchising come filosofia di business. Il caso Mc Donald's

Il Franchising rappresenta “una forma di collaborazione continuativa per la distribuzione di beni o servizi tra un affiliante ed un affiliato, giuridicamente ed economicamente indipendenti, che stipulano un contratto attraverso il quale l’affiliante ( o franchisor) concede all’affiliato l’utilizzo della propria formula commerciale, comprensiva del diritto di sfruttare il suo know-how e i suoi segni distintivi; l’affiliato (o franchisee) si impegna a far proprie la politica commerciale e di immagine dell’affiliante nell’interesse reciproco delle parti medesime e del consumatore finale, nonché nel rispetto delle condizioni liberamente pattuite”.
Il franchising deve il suo successo alla particolare formula con cui ha saputo rispondere ai bisogni di un mercato sempre più diversificato ed esigente, in cerca di centri specializzati in un certo settore, facilmente riconoscibili ed individuabili sul territorio, segno di garanzia e di assistenza continua alla clientela.
I motivi che spingono a concludere un contratto di franchising stanno nel fatto che i partner, più consapevoli dei propri punti di forza e debolezza, decidono di associarsi per integrare i punti di forza dell’uno con i punti di debolezza dell’altro e viceversa.
Il franchisor ha l’opportunità di svilupparsi con investimenti e rischi inferiori, rispetto all’assunzione di personale, mentre il franchisee ha la possibilità di trarre vantaggio da qualifiche di marketing costose ed in alcuni casi inaccessibili nonché distribuire prodotti o servizi di marca .
La struttura del franchising è tale da favorire l’avviamento di un’attività autonoma con il sostegno direzionale, tecnico e gestionale di un’azienda dalle capacità manageriali notevolmente superiori a quelle di una piccola impresa commerciale che dovesse affrontare da sola la sfida e la concorrenza della Grande Distribuzione.
Il rapporto di collaborazione che prende vita con il franchising ha qualcosa di nuovo rispetto a quelli che si realizzano con altre forme organizzate di distribuzione commerciale.
Il franchising prevede non solo lo sfruttamento di prodotti identificati da un marchio o da un’invenzione, ma anche lo sviluppo di un modello, di una formula che permette all’individuo di gestire un’attività commerciale in tutti i suoi aspetti, minimizzando i rischi di insuccesso .
La grande originalità consiste nel consentire ad un’impresa la realizzazione di un sistema nel quale ogni membro è indipendente giuridicamente, ma legato contrattualmente ed economicamente all’impresa promotrice del sistema di franchising.
In Italia, nell’ambito della distribuzione commerciale, accordi come i consorzi, le Unioni Volontarie ed i Gruppi d’Acquisto presentano numerosi punti di contatto con il franchising, che però si distingue da queste forme per l’elevato grado di interazione tra le parti legate dall’accordo.
Tra il franchising ed i sopraccitati accordi di collaborazione commerciale ci sono molte affinità e quindi tutte le formule possono essere comprese nel fenomeno dell’associazionismo. Il franchising, quindi, costituisce una delle quattro forme del Commercio Associato che, insieme al Commercio Indipendente ed alla Grande Distribuzione Organizzata, formano il sistema distributivo italiano.