Progetto si un solaio Latero-Cementizio
Cenni storici sui laterizi
L’utilizzo dell’argilla come materiale da costruzione si è affermato fin dall’antichità in aree geografiche prive di legno e di pietra e vicine a fiumi e paludi, dove poteva essere facilmente reperita.
Inizialmente la lavorazione dell’argilla avveniva mediante la formatura manuale di un impasto malleabile e la successiva essiccazione al sole. Questo faceva sì che i materiali non venivano cotti e quindi durante la posa in opera non serviva l’utilizzo di leganti, poiché erano gli stessi elementi a fondersi tra di loro una volta sovrapposti.
Grazie alla cultura sumera si ebbe per la prima volta la cottura dei laterizi, e da qui in poi essi ebbero una rapida diffusione.
La tecnica della muratura in laterizio raggiunse il suo apice nella cultura romana. Quest’ultimi affiancarono all’uso della muratura tradizionale, completamente in laterizio, la tecnica della muratura a secco, ossia due murature esterne di mattoni venivano riempite con calcestruzzo. In questo modo si acceleravano i tempi di costruzione pur conservando la caratterizzazione estetica tipica dell’opera muraria.
Il laterizio trovò diffusione anche nelle regioni nord-europee, grazie a tecniche di assemblaggio originali, nelle quali le murature erano accoppiate a elementi in legno disposti a graticcio.
Anche il Rinascimento e l’epoca barocca confermarono l’interesse per il laterizio che venne impiegato sia in associazione a rivestimenti lapidei con funzione prevalentemente strutturale.
Nel XIX secolo le tecniche di cottura degli elementi subirono una rilevante trasformazione in concomitanza con l’introduzione del forno Hoffmann, il quale permetteva una cottura a ciclo continuo.
Questa innovazione ha condotto a una diffusione sempre maggiore dei laterizi, che in età industriale è stata ulteriormente potenziata grazie alla messa a punto di tecniche di formatura per stampaggio e trafilatura sempre più raffinate.
L’affermazione del calcestruzzo armato e dell’acciaio nell’ambito della costruzione delle strutture pone oggi in secondo piano l’impiego dei laterizi per la realizzazione di murature portanti, anche se non mancano interessanti applicazioni.
Sempre rilevante resta invece, il suo impiego per la realizzazione di coperture, murature divisorie o di tamponamento, solai e rivestimenti.
In quest’ultimo caso occorre sottolineare come alle tecniche costruttive della tradizione muraria si affianchino tecniche di assemblaggio a secco nelle quali il legante è sostituito da sistemi di fissaggio meccanico.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Progetto si un solaio Latero-Cementizio
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Informazioni tesi
Autore: | Pasquale Simone Gatto |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2016-17 |
Università: | Università degli Studi della Calabria |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria civile e ambientale |
Relatore: | Alfonso Vulcano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 65 |
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