Neurosociologia. Un nuovo approccio allo studio della società a confronto con i paradigmi sociologici
Un modello neurosociologico della razionalità strumentale weberiana: basi conoscitive, conative e neurobiologiche
Warren D. TenHouten, in un capitolo del già citato Handbooks of Sociology and Social Research (2012), applica l'approccio neurosociologico al concetto weberiano di razionalità strumentale (o razionalità secondo uno scopo). In questo scritto si indagano le basi cognitive, sociorelazionali e neurobiologiche della razionalità strumentale.
Per TenHouten l'agire razionale secondo uno scopo può essere indagato tramite approccio neuroscientifico per individuare i processi cerebrali sottostanti ad esso. TenHouten ci ricorda che per Weber la razionalità strumentale è una componente chiave del capitalismo moderno, e la razionalità formale è l'espressione condivisa di questa, e si esplica nella burocrazia. Un'azione si dice razionale rispetto allo scopo se chi la compie valuta razionalmente i mezzi rispetto agli scopi che si prefigge, considera gli scopi in rapporto alle conseguenze che potrebbero derivarne, paragona i diversi scopi possibili e i loro rapporti (Weber, 1922, vol. 1).
Per TenHouten quest'azione razionale rispetto allo scopo si fonda su due forme di processamento delle informazioni: l'analisi logica e la funzione dell'esecutivo centrale. L'analisi logica (che TenHouten chiama anche “cognizione logico-analitica”) è stata identificata come la modalità generale di specializzazione cognitiva che domina l'emisfero cerebrale sinistro e si basa sull'uso chiaro del linguaggio. L'altra componente essenziale nel calcolo mezzi-fini è “l'esecutivo centrale”, concetto che si rifà a al modello di working memory, introdotto da Baddeley nel 1974 nell'ambito della psicologia cognitiva e nello studio del funzionamento della memoria a breve termine.
In base a questo modello la nostra memoria viene gestita dall'esecutivo centrale, che elabora alla stregua di un processore le informazioni che arrivano da due sottocomponenti, il loop fonologico (attivo nello “stoccaggio” delle componenti sonore, quindi verbali) e il taccuino visuo-spaziale (attivo invece per quanto riguarda informazioni visuali, spaziali e delle immagini mentali).
L'esecutivo centrale si interfaccia altresì con la memoria a lungo termine, dove immagazzina le parti rilevanti dell'esperienze e da dove attinge per creare sistemi di senso basati sull'esperienza pregressa. “cognizione logico analitica” e “funzione dell'esecutivo centrale” per TenHouten rappresentano le basi cognitive della razionalità strumentale. «Si può indirettamente inferire che Weber invocò questi due modelli di cognizione nel suo modello di razionalità» (TenHouten, 2012, p.210). Più fedelmente il “calcolo” e la “pianificazione intenzionale” (Weber, 1904-1905) rappresentano i processi cognitivi intrinseci della razionalità secondo lo scopo.
Secondo Weber il calcolo aiuta a identificare metodi efficienti per raggiungere scopi con l'uso di misure quantificabili e numeriche di efficienza e produttività. Allo stesso modo vedeva il capitalismo moderno come un sistema economico lo sviluppo del quale richiedeva un'integrazione cognitiva del calcolo e del controllo. In questo senso il capitalismo di basa su un controllo “calcolato” del lavoro dei salariati, al contrario del lavoro schiavista. La razionalità strumentale, che è la chiave del capitalismo secondo Weber, richiede quindi capacità di ragionamento logico-analitico e il processamento dell'esecutivo centrale. Analisi logica del significato e pianificazione intenzionale verso uno scopo entrano in collegamento tramite l'esperienza.
Solo quando i significati sono interpretati in modo logico e vengono connessi agli scopi per mezzo dell'intelletto, essi possono essere concettualizzati sistematicamente, e porre le basi per un pensiero razionale, sia questo orientato allo scopo, sia questo orientato al valore. In questa connessione, la calcolabilità e l'analisi logica risultano essenziali, ad esempio nello stabilire un ordine razionale che faccia convergere tutto in un'organizzazione la quale è espressione intersoggettiva, normativa, dunque prevedibile, del comportamento sociale. Nel capitalismo moderno la razionalità strumentale ha a che fare principalmente con l'organizzazione formale della società. Ancora per TenHouten è utile vedere le interrelazioni tra queste forme elementari di organizzazione sociale e le strutture cognitive generali (TenHouten 1999a, b, 2005). [...]
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Neurosociologia. Un nuovo approccio allo studio della società a confronto con i paradigmi sociologici
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Informazioni tesi
Autore: | Joel Osea Baldo Gentile |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2016-17 |
Università: | Università degli Studi Roma Tre |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Sociologia |
Relatore: | Vincenzo Carbone |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 60 |
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