Aspetti del processo di crescita e di integrazione economica della Repubblica Popolare Cinese: gli investimenti in Italia

Con il termine “economia socialista di mercato” si indica il modello di sviluppo economico della Cina odierna, caratterizzata da un sistema misto tra mercato e pianificazione. In questo Paese, l'autoritarismo politico, dovuto alla presenza del regime socialista sin dalla nascita del Paese, diventa compatibile con una sorta di economia di mercato sviluppatasi grazie alle nuove riforme intraprese dagli anni '80.

Il complesso di riforme strutturali non ha condotto al capitalismo e ad un'economia di mercato, ma ad un sistema basato su un “doppio binario”.

“Da una parte, è stato preservato un forte potere pubblico in mano a uno Stato-Partito nelle vesti di gestore e controllore della vita economica, dall'altro tale potere coesiste con una crescente influenza del mercato, rappresentata da trasformazioni economiche e sociali avvenute nel tempo, espressione di una società divenuta sempre più dinamica”.

Elementi di differente natura ideologica si fondono in un'espressione che tende a superare lo schema dicotomico di pura contrapposizione “aut..aut” tra capitalismo e socialismo, verso un orientamento che mira alla conciliabilità di entrambi.

Si può parlare quindi di una sorta di “socialismo di mercato” o come lo definì Deng “socialismo con caratteristiche cinesi”. Il concetto di economia socialista di mercato si istituzionalizzò nel 1992 con l'entrata ufficiale del termine nella carta costituzionale.

“Gli aspetti che contraddistinguono questo sistema si identificano nel pragmatismo e gradualismo delle riforme, nel forte intervento dello Stato sull'economia e sulle esigenze di mercato”.

L'integrazione nell'economia mondiale è stata unicamente realizzata per iniziativa del Partito, senza un'adeguata modernizzazione istituzionale.

Ciò è in contrasto con il modello occidentale che prevede l'esigenza di accostare a un sistema di libero mercato una struttura democratica liberale.

“La gradualità di applicazione delle riforme, da un lato ha favorito il loro grande successo, dall'altro ha portato alla formazione di un sistema in cui convivono imprese pubbliche e private, prezzi imposti dalla pianificazione e prezzi di mercato, ideologia comunista e tutela della proprietà privata, interventismo statale e concorrenza. Tutti fattori altamente instabili”.