La Patologia da Decompressione (PDD) nel subacqueo: studio retrospettivo degli incidenti trattati in camera iperbarica
Fattori di rischio e prevenzione
Nel precedente capitolo abbiamo visto a cosa va incontro il sub se sviluppa una PDD ed è per questo che viene data grande importanza all'identificazione dei fattori di rischio già presenti all'atto dell'immersione ed alle strategie di prevenzione per evitarne di nuovi.
Il lavoro di prevenzione si focalizza su due aree: una riguarda il controllo delle tecniche di immersione e degli strumenti che coadiuvano il sub nella sua attività (computer e tabelle di decompressione) e l'altra riguarda la valutazione dello stato fisico del soggetto in questione.
Senza dimenticare i rischi logistico-ambientali che fanno parte dell'attività stessa in base al luogo prescelto per l'immersione (es. immersioni in alta quota).
Come si può intuire l'idoneità fisica è un passaggio importante, quanto complesso, che dovrebbe idealmente escludere o limitare chi ha determinati fattori di rischio, causati da patologie pregresse o concomitanti, di incorrere in una lesione durante la pratica subacquea.
Con il tempo e gli studi scientifici, sono stati creati due elenchi di controindicazioni assolute e specifiche di preoccupazione, riguardo le immersioni, oltre a cinque raccomandazioni generali:
1. L'incapacità di compensare la pressione in uno o più degli spazi aerei corporei aumenta il rischio di barotrauma.
2. Sott'acqua o in un sito remoto d'immersione possono manifestarsi condizioni mediche o psichiatriche che possono mettere in pericolo la vita del sub, perché si verificano in acqua, oppure perché non è disponibile adeguata assistenza medica.
3. L'alterata perfusione tissutale o la diffusione di gas inerti aumenta il rischio di MDD.
4. Scarse condizioni fisiche aumentano il rischio di MDD o di problemi medici legati allo sforzo. I fattori che compromettono la condizione fisica possono essere fisiologici o farmacologici.
5. Nelle donne incinte, il feto può essere a rischio maggiore di danno disbarico.
Spieghiamo brevemente la presenza di alcune patologie in questo elenco, come abbiamo già accennato nel capitolo sulla fisica e fisiologia.
L'immersione può scompensare o aggravare una patologia cardiaca preesistente, nota o no, o causare incidenti specifici. Gli shunt cardiaci destro-sinistro controindicano in modo assoluto l'attività perché predispongono all'EGA e alla MDD. Inoltre ad elevate profondità è frequente la comparsa di aritmie in soggetti predisposti, come nel QT lungo congenito.
La presenza di BPCO, fibrosi cistica, pregresso PNX spontaneo e altre patologie polmonari che causano “air trapping” controindicano assolutamente l'attività subacquea. Nel caso invece del soggetto asmatico l'attività è sconsigliata, per evitare qualsiasi rischio, ma nel caso le prove di funzionalità respiratoria risultino normali il rischio di incorrere in un barotrauma polmonare è di poco superiore a quello di un soggetto sano.
Il diabetico in terapia con insulina, o ipoglicemizzanti orali, presenta una riduzione del fabbisogno dei suddetti farmaci causata dall'attività fisica associata all'immersione con conseguente rischio di ipoglicemia. È necessario considerare tale rischio già sulla barca, prima ancora dell'immersione, nel caso siano presenti: pallore, sudorazione, tremori, vertigini, palpitazioni, astenia, nervosismo e apatia. Inoltre non bisogna dimenticare che, sempre in presenza di diabete, c'è la possibilità di un effetto iperglicemizzante paradosso, nel caso non venga assunta la terapia, con il rischio di sviluppare una chetoacidosi con sintomi iniziali quali: nausea, stanchezza, dispnea e dolori addominali.
Per questi motivi per lungo tempo si è dibattuto riguardo l'idoneità dei pazienti diabetici alle immersioni fin quando nel 2005 in un workshop internazionale negli Stati Uniti sponsorizzato congiuntamente dall'Undersea and Hyperbaric Medical Society (UHMS) e dal Divers Alert Network (DAN) vennero stilate le linee guida per i subacquei diabetici.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La Patologia da Decompressione (PDD) nel subacqueo: studio retrospettivo degli incidenti trattati in camera iperbarica
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Informazioni tesi
Autore: | Marco Andreocci |
Tipo: | Tesi di Master |
Master in | Soccorso Avanzato in Emergenze Extraospedaliere |
Anno: | 2017 |
Docente/Relatore: | Luca Revelli |
Istituito da: | For.Com. - Consorzio Interuniversitario per la Formazione e la Comunicazione |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 80 |
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