I Piani Individuali di Risparmio (PIR) : profili normativi, operativi e finanziari
Il coinvolgimento degli intermediari finanziari
In primo luogo, il risparmiatore ha la necessità, quasi obbligata, di rivolgersi ad un intermediario e ad un prodotto del risparmio gestito. La normativa prevede la possibilità di adottare il canale diretto, a livello teorico l’investitore retail può creare un portafoglio “PIR compliant” rispettando le disposizioni previste e aprendo un deposito titoli PIR.
Tuttavia, a livello pratico, a luglio 2017 vale a dire dopo sette mesi dall’introduzione dei Piani Individuali di Risparmio quasi nessuna banca è attrezzata per i Piani Individuali di Risparmio nel caso in cui si intenda percorrere la soluzione del “fai da te” e del risparmio amministrato. Infatti, l’unico soggetto che offre la possibilità di aprire un conto PIR dedicato è la Società di Intermediazione Mobiliare “Directa”. Per completezza, si menziona che il canone annuo di tenuta del conto “PIR compliant” è pari a 100 euro. Gli intermediari non sono obbligati per legge a fornire il servizio dei depositi titoli “PIR compliant”.
Il risparmiatore per effettuare un investimento “PIR compliant” deve necessariamente acquistare quote di fondi ad hoc istituiti da Sgr. Inoltre sull’argomento è ravvisabile un innegabile conflitto d’interesse. Naturalmente ciò comporta l’incidenza di costi non indifferenti, necessari a remunerare la banca o la società di gestione e i suoi collocatori e gestori.
Secondo un’analisi, pubblicata in un articolo presente sul sito “News.Itforum.It”, redatta in base ai primi prodotti “PIR compliant” lanciati sul mercato, il costo di gestione medio è di circa l’1,75 per cento annuo e un discreto numero di questi fondi propone anche delle commissioni di ingresso massime del 2 per cento oltre alle commissioni di performance comprese tra il 10 per cento ed il 25 per cento dell’excess return rispetto all’obiettivo. I costi che gravano su questi prodotti di investimento saranno oggetto di analisi in seguito.
Questo brano è tratto dalla tesi:
I Piani Individuali di Risparmio (PIR) : profili normativi, operativi e finanziari
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Chiara Scala |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2016-17 |
Università: | Università della Valle D'Aosta |
Facoltà: | Scienze Economiche e Aziendali |
Corso: | Economia aziendale |
Relatore: | Maria Debora Braga |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 65 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi