Il Grande Dimenticato. Il Mezzogiorno dalla fine dell'intervento straordinario alla Grande Recessione
Il Mezzogiorno alla deriva
Qual è la manifestazione più concreta del grande successo dell'Euro? La Grecia
Mario Monti
Le scelte di politica economica del governo Monti, le cui basi ideologiche risultavano chiare sin da principio, si indirizzavano verso l'obiettivo dichiarato di deflettere grandemente i consumi interni per riequilibrare la bilancia dei pagamenti e stabilizzare i saldi finanziari con l'estero. La distruzione della domanda interna andava dunque perseguita tramite gli strumenti tipici dell'azione neoliberista: tagli alla spesa, pareggio di bilancio imposto per legge, aumento della pressione fiscale, distruzione delle tutele sociali, riduzione dell'intervento dello Stato in tutti i suoi aspetti. Una cura, quella montiana, che col senno di poi ha del tutto prostrato la già fragile ripresa italiana, infliggendo al Paese una nuova e più grave recessione foriera di sanguinose conseguenze nel medio periodo.
Strategie significativamente drammatiche per il Paese nel suo complesso, senz'ombra di dubbio mortali per le regioni del Mezzogiorno. Privato infine degli ultimi - e già lievi - sostegni pubblici al reddito e al consumo, abbandonato al suo destino senza alcuna strategia, il Sud ha subito sulla propria pelle gli effetti più brutali e insensati dell'agenda Monti: i dati evidenziano infatti una realtà catastrofica, paragonabile, per numeri e dinamiche, soltanto ad uno scenario postbellico.
I tagli lineari alla spesa uniti all'ingente aumento della pressione fiscale hanno causato un prevedibile crollo del prodotto interno lordo, di proporzioni inusitate e allarmanti nelle regioni meridionali.
La diminuita ricchezza prodotta ha poi depresso il flusso di consumo e dunque la quota salari, innescando un pernicioso schema di depressione generale. Il devastante impatto delle politiche d'austerità risulta evidente se si considera la verticale e continua caduta degli investimenti nella realtà industriale nazionale, nel Mezzogiorno in fase di agonia irreversibile. A differenza della dinamica settentrionale, infatti, va sottolineato che
Il massiccio disinvestimento ha ulteriormente aggravato la già scarsa competitività dell’area favorendo nella sostanza un processo di downsizing e al tempo stesso di desertificazione dei territori meridionali, mettendo in dubbio la stessa possibilità di potersi agganciare al ciclo positivo internazionale e nazionale.
A naturale conclusione degli indici statistici di riferimento, i dati sull'occupazione certificano la stasi comatosa di una macroregione consegnata all'abbandono e alla miseria. [...]
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Il Grande Dimenticato. Il Mezzogiorno dalla fine dell'intervento straordinario alla Grande Recessione
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Informazioni tesi
Autore: | Antonio Martino |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Università degli Studi di Messina |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Tonino Perna |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 64 |
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