Le riserve tecniche nelle imprese assicurative
L’IVASS
L’IVASS è l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni il quale dal 2012 ha sostituito l’ISVAP, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private, nelle funzioni, nelle competenze e nei poteri a seguito del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 (convertito, con modifiche, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135) per rafforzare la collaborazione con la vigilanza bancaria. Tutte le funzioni sono indicate in gran parte nel Codice delle Assicurazioni Private.
Vigila sulla sana e prudente gestione delle imprese assicurative nonché sulla trasparenza e correttezza delle informazioni fornite alla clientela, supervisiona sulla corretta osservanza delle leggi e dei regolamenti, autorizza all’esercizio dell’attività assicurativa le nuove imprese, concorre al mantenimento della stabilità del sistema finanziario, annualmente elabora una relazione per il Ministero dello Sviluppo Economico e prepara un rendiconto sulla propria gestione per il Governo, il Parlamento ed i cittadini. La Corte dei Conti controlla la gestione finanziaria.
La contabilità ed il bilancio dell’impresa assicurativa
L’attività assicurativa è fortemente condizionata, sotto il profilo amministrativo-contabile, dall’inversione temporale di costi e ricavi: la riscossione dei premi è precedente alla liquidazione dei risarcimenti comportando, in primis, l’impossibilità di adeguare i prezzi con relativa immediatezza e, di conseguenza, la possibilità del verificarsi di perdite al termine di singoli esercizi. Inoltre, tra i ricavi ed i costi intercorre un periodo di tempo consistente che, al termine dell’esercizio, comporta l’esistenza di risconti di ricavi (premi riscossi la cui correlata manifestazione dei costi può ancora verificarsi negli esercizi successivi) e di ratei di costi (riguardanti sinistri già avvenuti la cui liquidazione avverrà in esercizi futuri).
Data l’unicità dell’attività assicurativa, le normative in materia di bilancio prevedono:
* una disciplina sulle riserve tecniche rese obbligatorie per far fronte agli impegni verso gli assicurati;
* una disciplina sulle attività a copertura le quali devono essere almeno in maniera pari agli accantonamenti nonché coerenti per liquidità, redditività e solidità con le prestazioni promesse;
* una disciplina in tema di margine di solvibilità per far detenere ulteriori attività che possano far fronte ad eventuali disallineamenti sfavorevoli tra gli impegni assunti e i corrispondenti investimenti a copertura.
Il Regolamento ISVAP n. 22 del 4 aprile 2008 regola il bilancio delle compagnie assicurative il quale deve necessariamente essere composto da:
° Stato Patrimoniale, a sezioni contrapposte che, a differenza dello schema codicistico, deve contenere le riserve tecniche tra le passività (in misura sufficiente in quanto accantonamenti volti a far fronte agli impegni presi) e, tra le attività, gli investimenti e gli eventuali crediti verso i riassicuratori;
° Conto Economico, redatto in forma scalare come riassunto in termini quantitativi dei fatti di gestione attinenti l’esercizio in corso, deve esporre separatamente i due conti tecnici (rispettivamente del ramo vita e del ramo danni) ed il conto non tecnico (aggrega i risultati dei due rami a quelli della gestione d’impresa) per giungere alla determinazione dell’utile o della perdita di esercizio;
° Nota Integrativa, suddivisa in tre parti contenenti rispettivamente i criteri di valutazione utilizzati, ulteriori informazioni sulle voci dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico, altri documenti tra cui i prospetti del margine di solvibilità;
° Rendiconto Finanziario, per una visione più dettagliata sulle fonti di finanziamento, sulla variazione delle riserve tecniche e degli investimenti e, anche, sulla gestione della liquidità.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Le riserve tecniche nelle imprese assicurative
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Daniela Fagliarone |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2016-17 |
Università: | Università degli Studi del Molise |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia aziendale |
Relatore: | Sandra Ciccone |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 41 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi