Rinforzo di un telaio in calcestruzzo armato con FRP
Modalità di applicazione del rinforzo
I rinforzi possono essere applicati principalmente seguendo due modalità, a seconda delle loro dimensioni e degli strati da cui è formato un singolo nastro, o lamina.
L'applicazione di rinforzi di modeste dimensioni e costituiti da pochi strati avviene impregnando il tessuto secco con resina direttamente sulla superficie da rinforzare.
L'impregnazione viene favorita dall'utilizzo di rulli che consentono anche un'uniforme distribuzione. Questa resina, oltre a fungere da impregnante, ha la funzione di adesivo strutturale.
Il processo appena descritto è evidentemente poco controllabile poiché risulta difficile stabilire il quantitativo di resina necessario ad una completa impregnazione. Questo inconveniente può portare alla creazione di rinforzi con eccesso o scarsezza di resina; l'ottenimento di un buon risultato è quindi strettamente dipendente dalla capacità e dall'esperienza dell'operatore addetto all'installazione.
Se il rinforzo è di grandi dimensioni o se è costituito da più strati è preferibile utilizzare tessuti preimpregnati. In questo caso quindi non è necessario utilizzare una resina con duplice funzione, ossia di impregnante e di adesivo, ma è sufficiente posare sulla superficie da rinforzare un opportuno adesivo e successivamente uno strato di resina con funzione di legare adesivo e tessuto.
Altro aspetto fondamentale, sia per il rinforzo costituito da tessuto secco che preimpregnato, è che l'installazione avvenga in modo da garantire aderenza con il substrato: come è facile intuire, le caratteristiche della superficie dell'elemento da rinforzare giocano un ruolo determinante. Per questo motivo, prima dell'applicazione di tali prodotti, deve essere effettuata un'adeguata pulizia del supporto mediante sabbiatura o spazzolatura.
In caso di elementi in cemento armato degradato, inoltre, è necessario garantire una perfetta ricostruzione del copriferro con malte di caratteristiche meccaniche superiori al materiale esistente, naturalmente dopo aver opportunamente trattato le barre di armatura; deve essere inoltre garantita la planarità delle superfici mediante un'accurata rasatura.
Pertanto la superficie del substrato destinata al rinforzo in FRP deve essere pulita, liberata da tracce di olio e di polvere, da strati superficiali di verniciatura o di materiale disgregato.
Per quanto riguarda la presenza di pori, poi, sono da evitare le superfici troppo lisce e a bassa porosità perché impediscono la penetrazione della resina nel supporto, ma anche quelle troppo irregolari e porose perché la resina potrebbe non colmare tutte le cavità creando disomogeneità nel collegamento.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Rinforzo di un telaio in calcestruzzo armato con FRP
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Informazioni tesi
Autore: | Matteo Coccato |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2017-18 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria civile e ambientale |
Relatore: | Carlo Pellegrino |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 105 |
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