Scrittori-giornalisti e giornalisti-scrittori: l'affermarsi della Terza pagina

Fa parte della stampa di denuncia – periodica e letteraria che essa sia – il reportage di viaggio e di guerra che, riuscendo a intrecciare scrittura e azione, potenziano il racconto degli eventi storici. Se la letteratura di viaggio da sempre costituisce una parte preponderante del genere romanzesco, tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento sono molti gli esempi di scrittori attratti dal reportage di guerra, apparentemente esclusivo della sfera giornalistica.

Scrittore di reportage per antonomasia è sicuramente Ernest Hemingway che, lavorando come inviato per diverse testate, riesce a far convogliare perfettamente il desiderio di cronaca col proprio estro creativo. Vissuta in qualità di reporter, la guerra – spagnola prima e mondiale poi –, ad esempio, diventa lo scenario principale dell'articolo, e quasi racconto, Gli autisti di Madrid, fino a tingere e arricchire successivamente il celebre romanzo Addio alle armi.

Il versante della stampa più vicino alla letteratura è, però, sicuramente la cronaca nera. Sin dall'Ottocento i faits divers hanno intriso di autenticità il romanzo, rendendo la cronaca la vera protagonista della narrativa dell'epoca.

Celebre esempio novecentesco italiano è Dino Buzzati, la cui vocazione giornalistica supporta quella letteraria e si salda profondamente con essa. Egli lavora come critico, inviato speciale e cronista di nera per il «Corriere della Sera» e ciò comporta una continua influenza tra il suo essere scrittore e giornalista: anche nei racconti fantastici e immaginari che ne caratterizzano la vena narrativa, infatti, non manca un'impronta realistica propria dell'impostazione giornalistica, come nel racconto Paura alla Scala. Al tempo stesso, poi, egli tinge i reportage di elementi fantastici propri dell'io scrittore: ne è un esempio l'insieme di dieci articoli In cerca dell'Italia misteriosa, del 1965, dedicato a una serie di fenomeni paranormali riscontrati in alcuni paesini di provincia. [...]