Assistenza Infermieristica nella Traumatologia del Legamento Crociato Anteriore

I traumi del Legamento Crociato Anteriore nel bambino sono particolarmente aumentati negli ultimi anni. La rottura nei bambini è molto meno tollerata rispetto all’adulto, dal momento che fattori come la crescita, lo sviluppo motorio e funzionale intervengono in maniera netta sul trauma è considerata un vero e proprio disturbo funzionale.

La traumatologia propone due effetti: la disinserzione della tibia, chiamata frattura delle spine tibiali, che avviene nella maggioranza dei casi, e la rottura del legamento crociato anteriore vero e proprio. La prognosi è legata alla maturità raggiunta dal ginocchio: si valutano la saldatura delle cartilagini di crescita, la saldatura della tuberosità tibiale (che è molto tardiva: 16-18 anni) l’età ossea e l’età puberale. Infatti la ricostruzione del Legamento Crociato Anteriore si effettua di solito al raggiungimento di una crescita quasi completa: nelle femmine si aspetta il raggiungimento dell’età mestruale (13 anni circa), nei maschi all’incirca dopo i 15 anni, dove la crescita residua ê ritenuta non compromettente. Nell’attesa si effettua una terapia conservativa, un rimedio, che comunque porta quasi sempre a lesioni meniscali entro l’anno dall’inizio del trattamento. Questo tipo di teoria si attua solo con lesioni relativamente semplici.

In caso di più lesioni articolari o di altre strutture si attua l’intervento chirurgico. Come trattamento conservativo si opera riducendo le attività del ginocchio del bambino usando tutori articolari, e si attendono comunque risultati mediocri. Vi è quindi la necessità di un’attenzione elevata e di controlli continui da parte del medico, che deve valutare costantemente la lesione.
Nella disinserzione tibiale si può effettuare la reinserzione chirurgica del legamento, che non risulta dannosa alla crescita.

Nella rottura intraligamentosa si attua subito il trattamento conservativo temporaneo, e si va poi a valutare tra la ricostruzione precoce del legamento (per la conservazione dei menischi) e la ricostruzione del legamento al raggiungimento della maturità. La ricostruzione precoce del legamento si effettua solo in determinate circostanze: episodi di instabilità elevata, incontrollabilità del bambino (dovuta all’età, al carattere e al comportamento, alla condizione psicologica), lesioni meniscali (sia acute e riparabili, sia secondarie alla rottura del legamento crociato anteriore), fallimento nel trattamento conservativo d’attesa, nei bambini molto piccoli (causa il divario di tempo che manca alla maturità ossea) e negli sportivi di alto livello.
La ricostruzione al raggiungimento della maturità ê quella standard dell’adulto (spiegata nel trattamento chirurgico) perché il problema chirurgico principale nel bambino ê la formazione del tunnel per l’intervento chirurgico.

L’intervento chirurgico generalmente da più stabilità, e al giorno d’oggi ê fatto con rischi sempre minori per la crescita e per le altre lesioni articolari, come nell’adulto anche nel bambino, una rottura del Legamento Crociato Anteriore porta nel tempo a instabilità cronica, a lesioni meniscali degenerative e a lesioni cartilaginee.