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Da emigrante ad internato

L’utilizzo dei prigionieri

La convenzione di Ginevra impediva che i prigionieri di guerra fossero utilizzati nei lavori ascrivibili allo sforzo bellico. La grande carenza di manodopera in Inghilterra spingeva il governo ad aggirare questo divieto. Così nel dicembre del 1941 furono inviati 600 uomini nelle isole Orkney dove vennero utilizzati nella costruzione di barriere protettive contro il nemico, i prigionieri protestarono e dichiararono sciopero, ma aggirando la convenzione di Ginevra che vietava le punizioni collettive, il comandante del campo chiamò individualmente ogni scioperante e lo minacciò di arresto e di cambiamento del vitto in pane e acqua, cosa che in alcuni casi accadde.

Altre restrizioni all’impiego dei prigionieri italiani furono imposte dal governo: era vietato l’utilizzo a fianco dei lavoratori britannici e si potevano utilizzare previo l’approvazione delle Unioni Sindacali. Per proteggere l’impiego dei civili, fu imposto ai datori di lavoro di retribuire i POW impiegati con la stessa cifra data ai civili, ma versata allo stato che ne restituiva ai lavoratori coatti una parte ed il resto lo tratteneva per sé.

Il lavoro mensile svolto consisteva in una settimana nel campo, non retribuito, e tre settimane all’esterno retribuito. Per ottenere il massimo rendimento di questi lavoratori bisognava trattarli bene, era ciò che auspicava il PID (Political Intelligence Department) organo di propaganda palese del PWE (Political Warfar Exwcutive) organo di propaganda segreta. Nel 1942 il governo britannico si rese conto della non pericolosità di questi prigionieri, quindi gli incarichi a cui vennero assegnati aumentarono.

Dalla fine del 1942 vennero utilizzati anche come autisti nel trasporto sui luoghi di lavoro, e vennero assegnate anche delle biciclette a chi doveva percorrere per recarsi al lavoro non più di 7 miglia. Naturalmente l’impiego nelle varie mansioni e luoghi di lavoro dipendeva esclusivamente dal governo britannico, per cui con una certa frequenza masse di prigionieri venivano spostati a seconda del fabbisogno, causa per cui il governo italiano protestò inutilmente.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Da emigrante ad internato

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Informazioni tesi

  Autore: Laura Isola
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2013-14
  Università: Università degli studi di Genova
  Facoltà: Scienze Umanistiche
  Corso: Scienze storiche
  Relatore: Ferdinando Fasce
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 74

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