L'Isis tra rivoluzione e terrorismo
L'Isis e Al Qaeda: analogie e differenze
L'Isis presenta quindi alcune differenze con un movimento terroristico e per avvalorare ancora di più questa affermazione è possibile mettere in luce gli elementi che lo distinguono dall'organizzazione terroristica internazionale più nota: Al Qaeda. Come già sottolineato precedentemente, Al Qaeda è il predecessore di ciò che sarebbe poi diventato l'Isis ma tra le due organizzazioni intercorrono numerosi elementi discordanti. Una prima differenza piuttosto rilevante, riguarda il possesso di un territorio. Sebbene Osama Bin Laden abbia utilizzato l'Afghanistan come base per il suo regime, egli non ha mai avuto un ruolo politico o un controllo preciso su quel territorio.
Al contrario l’Isis governa varie zone in Siria e Iraq e ha dimostrato di saperle amministrare come una vera entità statale e ha saputo sfruttare appieno le risorse presenti per autofinanziarsi. Al Qaeda invece necessita di fondi per poter sopravvivere non potendo più attingere al denaro della famiglia Bin Laden dopo la morte del suo leader e spesso vengono reperiti attraverso i rapimenti. Inoltre, al Baghdadi a differenza di Bin Laden esercita un importante ruolo politico e spirituale tanto da essere riconosciuto come capo del Califfato che il leader di Al Qaeda immaginava come il culmine di un percorso che avrebbe potuto realizzarsi solo con la raggiunta unità nel mondo islamico.
Ulteriori differenze si presentano sul piano dell'organizzazione militare poiché se Al Qaeda ha da sempre colpito i propri nemici attraverso attentati di matrice terroristica come dimostrato dagli avvenimenti dell'11 settembre 2001, le truppe dell'Isis sono invece formate da combattenti regolari che si scontrano con i propri nemici in modo convenzionale e questo è evidente dai conflitti avvenuti sia con l'esercito iracheno sia con le truppe di Bashar al Assad in Siria senza però una totale assenza di una componente terroristica. I due movimenti hanno obiettivi diversi: Al Qaeda ha colpito solo gli occidentali e gli arabi che riteneva essere loro complici mentre l'Isis ha dichiarato fin dal principio di voler distruggere gli islamici eretici o infedeli anche se quanto accaduto durante gli attacchi terroristici che a Parigi il 13 novembre 2015 hanno provocato la morte di centinaia di civili uccisi in luoghi pubblici per mano di uomini armati e kamikaze, sembra smentire questa affermazione.
Infine, è possibile riscontrare delle disuguaglianze anche dal punto di vista della rappresentazione che questi due gruppi hanno nell'immaginario collettivo. Osama Bin Laden è stato sempre raffigurato in una grotta o comunque il un locale neutro che non facesse trasparire il luogo preciso, armato di kalashnikov mentre diffondeva i propri messaggi rivolgendosi a una telecamera. Il leader di Al Qaeda dopo gli attentati dell'11 settembre attuò una ritirata strategica dal contatto pubblico per evitare la cattura mantenendo però un vivo contatto con i suoi affiliati e con il resto del mondo attraverso comunicati audio o video. Proprio questa latitanza forzata rappresentò uno dei problemi principali per l'esercito americano che non conoscendo la sua posizione precisa necessitò di più tempo per procedere alla cattura.
L'Isis invece è legato a una pubblicità della propria immagine diffusa attraverso l'uso dei social network, è dotato di un addetto stampa e ha addestrato i suoi guerriglieri a combattere fisicamente. L'Isis quindi non si nasconde, ma al contrario impone violentemente la propria presenza in modo tale da rendere ancora più saldo il controllo sul territorio.
Nonostante tra questi due gruppi intercorrano numerose differenze è anche opportuno sottolineare alcuni aspetti comuni a cominciare dalle origini, infatti sia Al Qaeda sia l'Isis nascono a seguito di una guerra: il primo dall’invasione della Russia in Afghanistan e il secondo dall’invasione americana in Iraq. Entrambi i gruppi adottano la violenza come strumento di propaganda ed entrambi hanno obiettivi che non rimangono circoscritti ai confini nazionali come per esempio il raggiungimento della jihad globale intesa come guerra santa dell'Islam contro tutti gli infedeli del mondo che elimini definitivamente l'influenza occidentale nel mondo islamico e che crei un'unità sotto un califfo, autorità sia politica sia religiosa.
Infine, i molteplici attacchi perpetrati da cellule terroristiche dell'Isis a Parigi hanno gettato il mondo intero in una sorta di déjà vu che ha catapultato le persone a quell'ormai lontano 11 settembre 2001 quando le Torri Gemelle di New York si accasciavano al suolo e la minaccia di Al Qaeda si faceva viva e prepotente.
Questo brano è tratto dalla tesi:
L'Isis tra rivoluzione e terrorismo
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Informazioni tesi
Autore: | Francesca Musolino |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2014-15 |
Università: | Università degli Studi di Pavia |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Francesco Battegazzorre |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 48 |
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