L’influenza sociale: verso una rivisitazione delle principali teorie di riferimento

Il processo di conformismo è strettamente connesso alle dinamiche di funzionamento del gruppo.
Oltre all’influenza normativa e informativa (di cui si è già accennato), esiste un terzo processo che ha a che fare in maniera specifica con il gruppo, chiamato influenza informativa del referente, che emerge sono nel caso in cui l’individuo si percepisca parte di un gruppo (Turner, 1987).

L’influenza informativa del referente comporta che l’individuo si conformi alle norme di gruppo perché le ha interiorizzate in quanto si percepisce come membro dell’ingroup, e non perché teme le reazioni e l’esclusione da parte degli altri componenti o a causa dell’incertezza, come succede nell’influenza informativa e normativa. In questo caso gli altri membri fungono, per l’individuo, da fonti di informazioni (Hogg e Turner, 1987).
Esistono caratteristiche inerenti al gruppo che possono facilitare l’influenza sociale nei membri. Queste caratteristiche sono state analizzate da Asch (1968) attraverso alcune variazioni della procedura del suo esperimento e sono:
° L’unanimità della maggioranza. Da alcune repliche dell’esperimento di Asch, si è evidenziato come la presenza di anche un solo membro deviante dalla norma socialmente condivisa può ridurre drasticamente il conformismo. Se anche un solo membro del gruppo sperimentale dava la risposta corretta, sostenendo quindi la posizione del partecipante ignaro, il tasso di conformismo si riduceva di molto, addirittura dal 33% al 5,5%. È evidente, quindi, che l’unanimità è un fattore fondamentale per la realizzazione del conformismo, in quanto la presenza di anche un solo membro deviante legittima la possibilità di agire in maniera diversa dal gruppo. Da vari studi si è ipotizzato che se l’esprimere una valutazione o mettere in atto un comportamento diverso da quello comunemente espresso dal gruppo provoca ansia, la presenza di uno o più alleati la riduce. In questo caso è più probabile che i membri del gruppo attribuiscano la diversità delle risposte al contesto in cui si trovano, e non a caratteristiche di personalità. (Asch, 1968)

° La discrepanza. Con questo termine si intende la differenza fra le valutazioni errate espresse dalla maggioranza e la realtà. La discrepanza favorisce il conformismo solo fino ad una certa soglia, dalla quale in poi il tasso di influenza decresce progressivamente, fino ad annullarsi totalmente nel caso in cui la discrepanza è assoluta (Turner, 1991; Mucchi Faina, 1996, 1998).

° Dimensione numerica del gruppo. Il conformismo cresce in relazione al numero di membri del gruppo. Quanto più il numero è elevato tanto più aumenta l’influenza, ma ad ogni membro aggiuntivo questa pressione aumenta sempre meno (Asch, 1951; Latané e Wolf, 1981). Inoltre si è evidenziato che questo aumento legato alla quantità di membri non si verifica se l’individuo percepisce il gruppo come un’unica entità. In questo caso il numero di individui può variare ma il tasso di conformismo rimane lo stesso (Wilder, 1977).