L'Italia e il Putsch di Vienna - Luglio 1933/luglio 1934
Mussolini, Dollfuss e le Heimwerhen
In corrispondenza della svolta autoritaria del febbraio 1934, Le Heimwehren raggiunsero l'apice del loro potere: con Dollfuss sempre più schiacciato tra le pretese italiane e l'offensiva nazionalsocialista, la milizia fascista sembrò poter divenire lo strumento ideale per la tutela dell'indipendenza austriaca. Fu un'illusione: la lotta interna per il potere tra Dollfuss, Starhemberg e Fey, latente da tempo, esplose con effetti deleteri.
Con la popolarità dell'ultimo dei tre in ascesa anche agli occhi del prezioso alleato italiano, il cancelliere ed il principe si coalizzarono per estromettere il loro pericoloso avversario dai posti di comando.
Dopo aver apparentemente risolto la questione Fey, Dollfuss si recò a Roma a metà marzo per la firma dei Protocolli di Roma, intesa che rinsaldò i rapporti del leader austriaco con Mussolini, il quale gli espresse rinnovato sostegno a supporto della causa indipendentista di Vienna.
Tra marzo e aprile, "il duce" tornò a giocare un ruolo fondamentale nelle relazioni tra Heimwehr e governo, nella convinzione che Dollfuss sarebbe stato una garanzia più sicura contro l'Anschluss rispetto all'organizzazione guidata dallo Starhemberg. Quest'ultimo fu convocato da Mussolini a Roma per la metà di aprile, ricevendo nuovi finanziamenti per il suo movimento e, soprattutto, l'indicazione di cooperare con Dollfuss.
Il 26 aprile Starhemberg rimpiazzò Fey nel ruolo di vice-cancelliere.
I rapporti tra i due principali esponenti delle Heimwehren erano ora definitivamente deteriorati, e di ciò erano colpevoli anche i quadri italiani. Nessuno però, né lo Starhemberg, né Dollfuss, né gli italiani, poteva immaginare che questo dissidio avrebbe spinto Fey nelle braccia dei nazisti, come sembrano testimoniare gli avvenimenti successivi. Fey, ormai convinto dell'insostenibilità della situazione si era messo in contatto con i nazisti austriaci, con i quali pare avesse barattato il proprio appoggio all'eliminazione di Dollfuss con la rinuncia ai piani di annessione. Così, mentre le relazioni italo-austriache si diradavano forzatamente in corrispondenza dei preparativi della visita in Italia di Hitler, a Vienna gli eventi che avrebbero portato al tentato putsch erano ormai stati innescati.
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L'Italia e il Putsch di Vienna - Luglio 1933/luglio 1934
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Informazioni tesi
Autore: | Davide Cerutti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Mariele Merlati |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 58 |
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