L'importanza della motivazione e degli strumenti nell'avvio alla lettoscrittura. L'esperienza delle Prove Zero e di un laboratorio di potenziamento in una scuola di Bologna

Prendendo spunto dall'idea illustrata nel libro “Oggetto, parola, numero” in cui ogni bambino è invitato a scrivere la lettera iniziale del proprio nome su un sasso, sono state scritte su dei semplici fogli A4 le lettere iniziali di ogni bambino e tutte le altre lettere dell'alfabeto. Sono state poi colorate dagli alunni con colori diversi a seconda che fossero vocali o consonanti.
Solitamente i libri di testo che si usano in prima propongono le cinque vocali colorate con cinque colori diversi, ma abbiamo pensato che fosse più utile, essendo già nel mese di febbraio e visto che i bambini riconoscevano le vocali, di seguire l'esempio fornito nella lezione del master Percorsi didattici inclusivi tenuta dalla professoressa Ventriglia il 20/02/2016, e far colorare le vocali di rosso e le consonanti di blu.
Ogni bambino ha colorato per prima la lettera iniziale del proprio nome e successivamente altre due, se possibile presenti nel nome. Sono state colorate tutte le lettere necessarie per comporre i nomi dei bambini.
Una volta asciugata la pittura è stato applicato un nastro per poterle appendere al collo e nelle lezioni seguenti sono state utilizzate per comporre delle parole viventi.
“… sono i bambini che si muovono, che compongono con se stessi le parole, disponendosi in un certo ordine, modificando quell'ordine, effettuando sostituzioni, ecc.”
Abbiamo seguito quest'esempio e iniziato con parole semplici, prendendo le lettere R – A – M – O, i bambini hanno composto la parola RAMO e, provando a cambiare l'ordine delle lettere hanno composto la parola MORA, su suggerimento delle insegnanti esce il bambino con il cartello della A e arriva un altro con il cartello della E, i bambini riescono così a comporre le parole MORE e REMO.
Abbiamo svolto lo stesso gioco per formare il nome di ogni bambino: ogni alunno indicava un compagno e una lettera da prendere, fino a quando erano presenti tutte le lettere del proprio nome. I bambini con le lettere al collo dovevano disporsi in modo da formare il nome.