Comportamento idrodinamico di un getto di galleggiamento in un canale con corrente trasversale
Getti turbolenti
Oltre ai problemi che interessano la meccanica dei fluidi, lo studio dei getti trova applicazione anche in numerosi problemi pratici. Esempi di getti si possono facilmente ritrovare nella vita di tutti i giorni: un fumatore di sigarette osserva più volte al giorno, anche se inconsciamente, i pennacchi di fumo disgregarsi in vortici così come le centrali elettriche alimentate con combustibili fossili diffondono nell’aria, sotto forma di pennacchi, prodotti di combustione nocivi tra cui l’anidride solforosa e il particolato che possono essere fonte di grave inquinamento in condizioni meteorologiche sfavorevoli.
Anche i flussi ad elevata velocità in molte strutture idrauliche e nelle opere di protezione dalle inondazioni, possono essere considerate getti. Esempi di getti sono inoltre riscontrabili in molti processi naturali; i fumi caldi rilasciati dalle eruzioni vulcaniche e dagli incendi boschivi sono solo alcuni esempi. Infine, in molte città costiere, le acque reflue sottoposte a trattamento vengono scaricate sotto forma di getti di densità per mezzo di condotte di scarico sottomarine disposte sul fondale e questo è causa di forte inquinamento.
Per controllare tali fenomeni ed i problemi ad essi collegati è necessario avere una comprensione dei processi di base che sono coinvolti. Le recenti pratiche adottate per lo smaltimento marino consistono nell’immettere le acque reflue sotto forma di getti attraverso degli ugelli ampiamente distanziati posti in profondità, sotto la superficie del mare (Rawn, Bowerman e Brooks, 1983). La miscelazione iniziale dei reflui con l'acqua di mare è indotta dal moto turbolento del getto; il fenomeno può essere quindi fondamentalmente considerato come un getto turbolento sommerso.
Il caso più semplice è quello del getto ordinario di quantità di moto (o getto semplice) dove i fluidi coinvolti hanno la stessa densità ma, nei problemi relativi allo smaltimento, devono anche essere prese in considerazione le seguenti condizioni ambientali:
-Effetto del galleggiamento: la densità delle acque reflue è diversa dalla densità dell'acqua di mare o dell’acqua salmastra. Anche se la differenza è piccola, l'effetto del galleggiamento sul comportamento del getto è drastico. Ad esempio, uno scarico orizzontale in un fluido più pesante viene deviato verso l'alto (Figura 2.1.1).
-Stratificazione causata dalla densità: il mare e i laghi sono spesso stratificati a causa della temperatura o della salinità non uniforme. In un oceano stabilmente stratificato, è possibile impedire ai getti di acque reflue di raggiungere la superficie inducendo la loro rapida miscelazione con acqua pesante proveniente dal fondo e producendo una nube galleggiante (Brooks, 1980). L’immersione del getto di acque reflue è spesso la situazione più favorevole per il controllo dell'inquinamento in mare aperto ed essere in grado di prevedere la diluizione nella nube prodotta è di grande importanza nei problemi di smaltimento delle acque (Figura 2.1.2).
-Effetto della corrente: l'oceano, come l'atmosfera, è raramente stagnante. La corrente oceanica e i regolari movimenti di marea riguardano non solo il movimento delle acque reflue in corrispondenza o in prossimità della superficie, ma anche le caratteristiche di mescolamento del getto iniziale. L'effetto non può essere trascurato se la velocità della corrente è solo una frazione della velocità di scarico del getto (Figura 2.1.3).
-Turbolenza: la turbolenza nel fluido ambiente influenza anche il comportamento del getto. Tuttavia, gli effetti sulla miscelazione iniziale del getto sono ritenuti di secondaria importanza salvo che il moto del getto sia relativamente debole.
-Interferenza del getto: quando i getti sono ravvicinati, a causa della loro diffusione tendono a fondersi. Gli effetti dell’interferenza possono essere anticipati prevedendo il tasso di crescita del diametro degli stessi.
È difficile risolvere un problema generale che comprende tutti questi fattori. Per questo motivo nei problemi relativi ai getti, una loro buona conoscenza facilita notevolmente il controllo della qualità dell'acqua per la valutazione dei rischi e dei possibili impatti ambientali.
Gli obiettivi riguardanti la qualità delle acque nella normativa ambientale sono principalmente fissati in termini di concentrazione di inquinanti nelle acque riceventi per cui è importante essere in grado di prevedere la distribuzione della concentrazione nei pressi degli scarichi ai fini della buona progettazione degli stessi nel rispetto dell’ambiente. Questo è necessario per definire correttamente le zone di miscelazione e ridurre al minimo l'impatto degli scarichi sulle zone più sensibili.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Comportamento idrodinamico di un getto di galleggiamento in un canale con corrente trasversale
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Francesca Fonzeca |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2014-15 |
Università: | Politecnico di Bari |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria per l'ambiente e il territorio |
Relatore: | Mouldi Ben Meftah |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 137 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi