Sottotipi diagnostici dell'Anoressia Nervosa: caratteristiche cliniche e risposta al trattamento in un campione di 730 pazienti

Nell'ambito dei disturbi dell'alimentazione il drop-out è un fenomeno ampiamente diffuso che può avere implicazioni cliniche anche gravi. I soggetti che abbandonano la terapia prima della sua conclusione, infatti, sono più a rischio di diventare pazienti cronici, con sintomi difficilmente trattabili, unitamente a gravi complicanze organiche ed elevati tassi di mortalità. Gli studi indicano che un abbandono precoce della terapia costituisce un fattore di rischio per una ricaduta precoce e a sua volta una ricaduta precoce è il predittore principale di un decorso cronico (Zanetti et al., 2005).
In uno studio di Van der Ham et al. (1998) emergono tassi di drop-out pari al 27% , mentre da una ricerca condotta da Zanetti et al. (2005) su un campione di pazienti con diagnosi di Anoressia Nervosa trattati ambulatorialmente, emerge una percentuale di abbandono della terapia pari al 47%: tra le pazienti restrittive sono stati riscontrati tassi di drop-out del 42,8%, mentre tra le pazienti con condotte bulimico/purgative i tassi di drop-out raggiungono il 51,8%.
Dunque non è stata riscontrata una differenza statisticamente significativa fra la percentuale di drop-out di pazienti con Anoressia Nervosa restrittiva e quella di pazienti con Anoressia Nervosa bulimico/purgativa: ciò sembra indicare che, nel campione in esame, il sottotipo diagnostico non costituisca un fattore predittivo per il drop-out. Sembra invece di rilevante importanza la diversificazione dei sottotipi di drop-out in base alla fase di trattamento in cui esso si realizza al fine di individuare precocemente i soggetti che, in base a specifiche caratteristiche di personalità, sono potenzialmente a rischio di drop-out. I soggetti che abbandonano il trattamento dopo aver avuto almeno in parte un miglioramento del peso sembrano essere caratterizzati dalla presenza di comportamenti auto-aggressivi di tipo compulsivo, da una maggiore depressione e da una minore tendenza alla somatizzazione; i soggetti che invece abbandonano il trattamento senza aver mostrato alcun miglioramento, si caratterizzano per una maggiore tendenza all'ostilità.
Inoltre dallo studio in analisi emerge come, sia tra le pazienti con Anoressia Nervosa restrittiva che tra quelle con Anoressia Nervosa di tipo bulimico/purgativa, la percentuale più elevata di drop-out avviene senza aver avuto un aumento ponderale significativo. Questo dato è sconfortante se si tiene in considerazione che questi pazienti riportano un' elevata percentuale di diagnosi piena al momento del follow-up, ed è a conferma dell’importanza dell’aumento iniziale di peso quale fattore predittivo dell’evoluzione favorevole della malattia (Zanetti et al., 2005).