Il malocchio: analisi geografica della cura del malocchio in Sardegna
Il malocchio
L'incantesimo più diffuso e temuto in tutta la Sardegna è sempre stato il malocchio, a causa della leggenda secondo la quale esisterebbero dei particolari individui dotati di occhi in cui la pupilla avrebbe inglobato l'iride rendendo così il loro sguardo impenetrabile. Si narra inoltre dell'esistenza di persone dotate di addirittura due pupille capaci di incatenare gli occhi della vittima.
Al di là di queste leggende colorite, i portatori di malocchio secondo la tradizione possono essere uomini o donne e vengono divisi in due categorie: nella prima, la più potente, sono collocati «i preti, gli storpi, i guerci e gli orbi da un occhio»; la seconda categoria si compone invece da s'oghiadori, ovvero quell'individuo che esercita frequentemente e consapevolmente il malocchio in modo molto efficace. La maggior parte di questi individui sono sempre stati ben riconoscibili, quindi era facile evitarli, ma ve n'erano degli altri, assolutamente insospettabili, in grado di inviare influssi negativi tali da da rendere il loro «colpo d'occhio» causa di malessere diffuso, febbre e persino disgrazie.
Il sintomo più evidente riconducibile al malocchio è sicuramente il mal di testa; più la persona è potente, più il sortilegio è grave e difficile da combattere. Il potere dello iettatore viene trasmesso di padre in figlio come patrimonio genetico e imbattersi in una di queste persone significa essere pigau de ogu. L'unico modo per tentare di prevenire il malocchio, era quello di indossare un indumento al contrario, nascondere una foglia di prezzemolo tra la fasce del neonato, legare un braccialetto verde al polso, portare al collo un cornetto di corallo, o una sezione di corno di cervo a cui la guaritrice aveva precedentemente recitato la formula magica rendendolo efficace e curativo, oppure con il pinnadeddu. Se nonostante questi accorgimenti veniva comunque colpiti dal malocchio, era necessario cercare una persona esperta in grado di sconfiggerlo, attraverso riti collaudati nei secoli passati.
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Il malocchio: analisi geografica della cura del malocchio in Sardegna
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Informazioni tesi
Autore: | Patrizia Muru |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2014-15 |
Università: | Università degli Studi di Cagliari |
Facoltà: | Studi Umanistici |
Corso: | Lingue e Comunicazione |
Relatore: | Luciano Cau |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 59 |
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