La prevenzione del Rischio Clinico attraverso il metodo Fmeca
Le Linee Guida del Ministero per la Comunicazione e Gestione dell’evento avverso
Il Ministero della Salute ha emanato, nel 2011, le Linee guida per gestire e comunicare gli Eventi Avversi in sanità.
In tali Linee Guida è specificato che nel momento in cui si verifica un evento avverso, è necessario che la gestione della relazione tra le strutture sanitarie ed i pazienti sia effettuata mediante un approccio chiaro e definito sulla base di una specifica procedura condivisa da tutte le strutture sanitarie del Sistema Sanitario Nazionale, fondata sia sulla gestione dell’evento avverso in sé che sulla comunicazione con i pazienti ed i loro familiari in merito a quanto accaduto. L’approccio prevede che sia effettuata un’analisi accurata ed approfondita dell’evento avverso, nonché l’identificazione dei fattori contribuenti e delle cause che hanno scatenato lo stesso. Inoltre è necessario definire un chiaro e preciso piano di azione allo scopo di ridurre le possibilità che l’evento avverso si ripresenti.
Allo scopo di favorire la gestione efficace degli eventi avversi, è, inoltre, fondamentale avere a disposizione strumenti specifici che siano in grado di ridurre al minimo il rischio, generare i necessari miglioramenti di sistema e promuovere una cultura fondata sulla sicurezza nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza.
Pertanto, attraverso le Linee Guida il Ministero della Salute ha voluto designare un quadro concettuale di riferimento per lo sviluppo e l’aggiornamento delle politiche e dei processi operativi di una struttura sanitaria nel momento in cui si verifica un evento avverso, in cui sia compresa anche l’analisi accurata su quanto avvenuto e la comunicazione aperta e trasparente.
L’identificazione di tale tipo di approccio, sviluppato appositamente per il livello ospedaliero, può essere utilizzato, con i dovuti adattamenti, anche nei livelli di cura extra-ospedaliera.
Nello specifico, nelle Linee Guida sono state individuate due fasi principali, in relazione alle quali dovranno poi essere predisposte le procedure per la gestione dell’evento avverso.
La fase 1 - Analisi dell’evento con le seguenti azioni prioritarie - comprende:
1. segnalazione dell’evento;
2. identificazione dei fattori causali e/o contribuenti;
3. azioni di miglioramento e valutazione.
La fase 2 - Azioni di comunicazione e di contenimento del danno e/o di ristoro - prevede le seguenti azioni prioritarie:
1. esprimere rincrescimento e relazionarsi con il paziente e con i familiari;
2. attivare le azioni di sostegno agli operatori;
3. attivare una comunicazione istituzionale esterna veritiera, completa, seria ed esaustiva;
4. favorire la definizione stragiudiziale.
Ognuna delle azioni incluse nelle due fasi è stata declinata in Raccomandazioni basate su evidenze di letteratura, di cui si tratterà di seguito.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La prevenzione del Rischio Clinico attraverso il metodo Fmeca
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Informazioni tesi
Autore: | Elena Donatantonio |
Tipo: | Tesi di Master |
Master in | Master di II livello in Management delle Aziende Sanitarie |
Anno: | 2015 |
Docente/Relatore: | Pasquale De Rosa |
Istituito da: | Università Telematica Pegaso |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 69 |
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