Economia sommersa e lavoro nero nel settore alberghiero: il caso di Rimini
Il lavoro non regolare nel settore ricettivo alberghiero
Ottenere stime precise sul lavoro irregolare nel settore ricettivo-alberghiero non è compito facile data la mancanza di informazioni specifiche in quanto le imprese e gli imprenditori del settore molto spesso non fanno parte di nessuna associazione confederale di settore. Molte di queste imprese fanno parte di associazioni e consorzi che hanno come unico obbiettivo il miglioramento della promozione e dell'offerta turistica. Infatti sono pochissime le imprese, escludendo grandi catene alberghiere internazionali, che hanno certificazioni SA800010 e altre che garantiscono il rispetto delle leggi in tutti i campi soprattutto nel comparto del lavoro.
In questo paragrafo cercheremo di spiegare il lavoro non regolare attraverso una rassegna di diverse testimonianze di imprenditori, lavoratori e associazioni sindacali.
L'utilizzo delle interviste semi-strutturate ha permesso di costruire una griglia di domande simile per i diversi soggetti e dunque ha reso possibile una maggior comparabilità tra i risultati e ha consentito di effettuare, in alcuni casi, delle triangolazioni. Attraverso l'utilizzo di questa tecnica siamo riusciti in altre parole a costruire una relazione tra i diversi soggetti, a farli dialogare seppur a distanza.
Allo stesso tempo l'intervista semi-strutturata ha permesso una certa flessibilità nella somministrazione e ha lasciato ampio spazio di espressione agli intervistati.
Intervistando membri di sindacati come CGIL e CISL, secondo la loro esperienza, nel settore ricettivo-alberghiero il lavoro irregolare è presente sia nella sua forma più estrema, cioè quella del lavoro nero che comprende tutti quei casi di imprese, imprenditori e lavoratori sconosciuti alle autorità amministrative di controllo (Agenzie delle Entrate, ecc..) sia nella forma più diffusa, quella del lavoro grigio, cioè tutte quelle forme di lavoro dove il lavoratore viene assunto formalmente con un contratto in "regola" ma che di fatto, per questioni soprattutto organizzative, spesso viene rispettato solo in parte.
A conferma di questa particolare forma di lavoro irregolare di seguito riporto varie testimonianze testuali di diversi lavoratori:
• Cameriera ai piani, Hotel di Riccione:
"Lavoro dalle 7.30 fino alle 15.30. Prima ripuliamo i luoghi comuni, hall, solarium, sauna… Poi quando i clienti escono puliamo le camere. Alle 12.00 una breve pausa pranzo e poi siamo in cucina a lavare i piatti. Poi la sera cena alle 18.30, pulizia luoghi comuni mentre i clienti cenano e in cucina di nuovo per lavare i piatti fino alle 22 circa .…"
• Cameriere, Hotel Bellaria Igea Marina:
"A parte l'orario che supera le 40 ore settimanali, in alcune settimane anche decisamente 70-80 ore, praticamente il doppio di quelle comunemente reali, lavoro da più di tre anni in questo hotel. Ho un contratto come "Generico 6° livello" ma praticamente faccio il capo sala. La mia paga non corrisponde alla busta paga, mi dicono che sono fortunato in quanto così pago meno tasse."
• Cameriera ai piani, Hotel Rimini Miramare:
"Lavoro in questa struttura da due anni, ho un contratto a tempo determinato part-time come cameriera ai piani, ma lavoro in media 10-11 ore al giorno senza giorno libero. Straordinari e ore in più pagate in nero. Una volta ho chiesto al titolare se mi poteva assumere a tempo pieno. Ma mi ha risposto che non poteva, il lavoro era così e basta che se non mi stava bene mi ha detto che potevo anche trovarmi un altro lavoro, tanto ci sono altre persone che potevano lavorare lì al posto mio".
• Receptionist, Hotel Milano Marittima:
"Sono circa 3 anni che lavoro come segretaria in questo hotel. Realmente eseguo tutte le mansioni di un normalissimo dipendente solo che per questioni contributive sono stata costretta a dichiararmi come "Libero Professionista", aprirmi la partita IVA e pagarmi i contributi alla gestione separata dell'INPS ." [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
Economia sommersa e lavoro nero nel settore alberghiero: il caso di Rimini
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Informazioni tesi
Autore: | Angelo Cassanelli |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia dei Mercati e dei Sistemi turistici |
Relatore: | Fabio Zagonari |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 51 |
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