I mercati finanziari: NYSE e NASDAQ a confronto
L’efficienza dei Mercati: Allocativa, Informativa, Operativa
Lo studio dell’efficienza dei mercati si focalizza sui meccanismi di formazione dei prezzi delle attività finanziarie, cioè sullo studio della velocità e della precisione con cui le informazioni hanno effetti positivi o negativi nei prezzi degli strumenti finanziari.
Esistono 3 tipi di efficienza dei mercati:
L’efficienza allocativa: Al mercato finanziario, viene attribuita la funzione primaria di garantire efficienza in ambito di allocazione delle risorse disponibili che devono essere distribuite fra le unità richiedenti. Perché l’allocazione possa definirsi efficiente è necessario che la produttività marginale del capitale sia la stessa per tutte le forme di impiego selezionate in modo che non ci sia convenienza a procedere a una sua riallocazione. Si ha ottimo Paretiano quando non è possibile alcuna riorganizzazione della produzione che migliori le condizioni di tutti. In tale situazione, l'utilità di una persona può essere aumentata soltanto da una diminuzione dell'utilità di qualcun altro; vale a dire che nessuna persona può migliorare la propria condizione senza che qualcun altro peggiori la sua. Affinché l’ipotesi di una efficienza allocativa possa avvenire è necessario che il relativo processo sia incentrato attorno al meccanismo dei prezzi e che, ogni investitore agisca in modo razionale per massimizzare la propria funzione di utilità, tutti i soggetti richiedenti fondi cerchino di dotarsi di una struttura finanziaria ottimale.
Quando si parla di efficienza di mercato tutti i soggetti del medesimo devono essere adeguatamente informati sulle opportunità disponibili e devono essere informati sui prezzi di queste opportunità, infatti tale sistema riveste un ruolo da un lato allocativo facendo affluire risorse dove sono più scarse, da un altro lato determina le quantità scambiabili, assumendo una funzione distributiva.
L’efficienza informativa: Il desiderio dei mercati finanziari è che le informazioni disponibili si riflettano completamente ed istantaneamente nei prezzi che si formano sul mercato, in modo tale da azzerare gli extra profitti. Nei mercati finanziari reali questa caratteristica esisterebbe solo se gli operatori fossero in grado di accedere liberamente, a costo zero, a tutta l’informazione disponibile del mercato. Poiché questa situazione non è realistica, sono state proposte misure del grado di efficienza di un mercato in base al tipo di informazione che viene trasmessa. Si possono definire tre tipi di efficienza:
• efficienza debole
• efficienza semi-forte
• efficienza forte
Ci si trova di fronte ad una manifestazione di efficienza in forma debole qualora i prezzi sul mercato riflettano tutta l’informazione contenuta nella serie storica dei prezzi stessi; con una qualche approssimazione, non è possibile formulare una strategia di trading con un rendimento atteso superiore a quello di mercato basandosi solamente sull’informazione contenuta nella serie storica dei prezzi stessi poiché la valenza, positiva o negativa che sia, è stata già scontata dal mercato.
Il secondo stadio dell’efficienza informativa (efficienza semi-forte) presuppone che le aspettative degli investitori in merito ai rendimenti ed i prezzi futuri si fondino sia sulla serie storica dei prezzi sia su tutta l’informazione di dominio pubblico. Soltanto gli “insider trader” riescono ad avere un vantaggio sfruttando un canale d’accesso privilegiato ad informazioni riservate.
Infine l’ultimo stadio quello dell’efficienza forte presuppone che tutti i prezzi incorporano tutta l’informativa disponibile, storica, pubblica e privata, scambiando valori mobiliari a condizioni vantaggiose. Ma anche in questo caso l’ ”insider trader” avrà sempre una
condizione di accesso ad informazioni privilegiate sfruttabili a proprio vantaggio.
L’efficienza operativa: L’efficienza operativa sussiste quando i mercati funzionano con i più bassi costi di transazione, ci si pone come obiettivo quello di generare condizioni operative per minimizzare costi di transazione e massimizzare condizioni incontro di domanda-offerta. La performance del mercato in questo caso viene stimata sulla base di questi 3 parametri:
• lo spessore
• l’ampiezza
• l’elasticità
Lo spessore di un mercato dipende dalla quantità di ordini di acquisto o vendita basati su prezzi sia superiori che inferiori a quelli correnti, secondo una distribuzione più ampia possibile, tale da impedire variazioni violente dei corsi rispetto ai prezzi di mercato.
Con il termine ampiezza si fa riferimento alla consistenza del volume degli ordini da eseguire. L’elasticità è la caratteristica di un mercato in base alla quale nuovi ordini sono tempestivamente generati a seguito del manifestarsi di fluttuazioni di prezzo.
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I mercati finanziari: NYSE e NASDAQ a confronto
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Informazioni tesi
Autore: | Flavio Bellitto |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Università degli Studi di Roma Tor Vergata |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia delle istituzioni e dei mercati finanziari |
Relatore: | Alessandro Carretta |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 68 |
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