TRASFORMAZIONI IN ATTO: integrazione tra ospedale e territorio per la diminuzione degli accessi impropri in Pronto Soccorso

Per i famigliare e per i pazienti in cura presso il Pronto Soccorso l'esperienza in sala d'attesa assume una particolare valenza emotiva determinata dalla preoccupazione per la propria salute o quella di una persona cara.
L'attesa può essere aggravata ed influenzata da numerosi fattori, in generale le attese in solitudine e prive di informazioni sono meno tollerate rispetto a quelle trascorse in gruppo, lo stesso vale per le attese percepite dall'utente come ingiuste.
Molti studi sottolineano come l'esperienza dell'attesa sia fortemente condizionata dai rapporti comunicativi che si instaurano tra i diversi soggetti, ma anche da stimoli esterni e da esperienze pregresse.
Anche l'ambiente fisico è un fattore determinante che influenza il modo di vivere l'esperienza d'attesa in Pronto Soccorso.
Coloro che si trovano ad attendere un quest'area devono confrontarsi con la propria ansia circa le possibili cause del malessere o quello che gli accadrà. Aggravano, inoltre, l'ansia percepita la mancanza di privacy, l'affollamento e la perdita di controllo sulla propria situazione di salute.
Molto spesso lo spazio dedicato all'area di attesa è spoglio e anonimo, lo spazio dovrebbe invece, configurarsi come un luogo semiprivato così da mettere a proprio agio il paziente.
La zona triage è un altro luogo strategico per il Pronto soccorso, qui avviene lo scambio reciproco di informazioni tra il personale e l'utente.
Si tratta di un momento molto delicato, non solo perché si deve necessariamente parlare di cose personali, ma anche perché tale comunicazione determina frustrazione, senso di incompletezza e passività nell'utente.
La zona quindi non dovrebbe interferire con i percorsi e con la sala d'attesa, per garantire il maggior livello di privacy sin dall'inizio.
L'Infermiere di triage, e il suo modo di porsi all'utente, giocano un ruolo fondamentale nella diminuzione dell'ansia, esso deve cercare di tranquillizzare il paziente ed informarlo correttamente circa i tempi d'attesa, eliminare la confusione fornendo spiegazioni e assicurandosi di ottenere un feed – back positivo da parte dell'utente. [...]