Simbolizzazione e desimbolizzazione del reale all'interno del film commedia: ''Non c’è tempo per gli eroi''

Il contesto familiare mette in relazione e a confronto due valori simbolici, il primo che conosciamo è quello di Vieri il secondo è quello rappresentato dal padre tradizionale, borghese nei valori, profondamente sano.

Il padre è autoritario e intuisce che il figlio ha intrapreso una strada parallela, ma non ne ha le prove. Si fida poco del figlio: dopo ogni esame ha l’ abitudine di chiedere il libretto con i voti, per accertarsi che non stia mentendo. Lo vorrebbe più maturo, pronto ad una vita di sacrifici, probabilmente simile alla sua.

La madre lo protegge, nasconde la verità al marito, soffoca il dispiacere nel silenzio dei suoi sguardi. Vorrebbe che il figlio seguisse il suo cuore, ma spera inconsciamente che tale strada coincida con le aspettative di tutti.

Marco infine è il più piccolo di casa: vorrebbe emulare il fratello maggiore, è a conoscenza dei suoi segreti (quasi tutti) e per questo lo ricatta per mentire a sua volta ai genitori.

I profili dei personaggi sono appena abbozzati, quanto basta per darne un’ idea di massima.
L’ unica cosa che conta ai fini della rappresentazione, è quella sensazione profonda di amore che riscalda (e con cui il ragazzo è stato cresciuto) e di grigio dovere che aleggia in ogni ambiente.