La coordinazione motoria nel tennis nei bambini di 10-12 anni
Le capacità coordinative applicate al gioco del tennis
Nel tennis bisogna tener conto, relativamente al problema del controllo del movimento, delle osservazioni e delle considerazioni seguenti:
− Il raggiungimento dello scopo di un'azione motoria voluta, richiede la necessità di coordinare un numero più o meno grande di movimenti parziali del corpo, di movimenti isolati o di fasi del movimento (caratteristica che fa capo alla capacità di combinazione e accoppiamento dei movimenti);
− Il corpo cambia continuamente la posizione rispetto al campo in maniera abbastanza ampia e varia (caratteristica che fa capo alla capacità di orientamento spaziotemporale);
− Spesso per raggiungere in maniera ottimale lo scopo dell'azione (per esempio un passante in corsa giocato nello spazio di un corridoio di 10-15 cm) occorre eseguire movimenti globali e parziali con grande precisione (caratteristica che si riferisce alla capacità di differenziazione);
− Reagire a determinati stimoli acustici o visivi (per esempio sentire o vedere un servizio slice, un colpo con rotazione etc.) comporta di eseguire al momento giusto la corretta risposta motoria (caratteristica che fa capo alla capacità di reazione);
− Nel tennis, come in tutti gli sport di situazione, l'attività motoria ed i gesti tecnici devono essere necessariamente adeguati o trasformati a seconda dei cambiamenti della situazione che si presentano all'improvviso e spesso in maniera non prevista dall'atleta (caratteristica che si rifà alla capacità di trasformazione);
− Mentre si gioca e soprattutto negli spostamenti rapidi, nei passanti giocati dopo repentini cambi di direzione o nei colpi giocati acrobaticamente, il corpo dev'essere mantenuto in una situazione di stabilità oppure rapidamente riportato in equilibrio (requisito che fa capo alla capacità di equilibrio);
− Infine, frasi come "Ha imposto il suo ritmo" o "Gli ha rotto il ritmo" sono frequenti nel tennis; quando infatti parliamo di ritmo o di cambi di ritmo nel palleggio, ci riferiamo al fatto che il movimento deve essere armonizzato ad una cadenza di palleggio che non è sempre la stessa e che, o viene imposta dall'avversario, o siamo noi ad imporre. Questo ritmo creato o imposto lo si nota tramite il suono della palla ed anche per via visiva (caratteristica che si rifà alla capacità di ritmizzazione).
Questo brano è tratto dalla tesi:
La coordinazione motoria nel tennis nei bambini di 10-12 anni
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Informazioni tesi
Autore: | Alex Caprioli |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie |
Corso: | Scienze delle attività motorie e sportive |
Relatore: | Marco Ivaldi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 56 |
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