Governo e clima di opinione: un rapporto difficile
Il diario politico - elettorale
Questo secondo capitolo si concentrerà sulla ricostruzione degli avvenimenti che si sono verificati nel periodo preso in esame nella ricerca, che va dal 1 Maggio al 31 Ottobre 2007. Un lavoro necessario ai fini della comprensione e della costruzione di un determinato clima d’opinione in quanto è dai fatti accaduti che si possono comprendere i risultati della ricerca. Il diario elettorale serve per capire come giorno dopo giorno si sedimenti un certo clima di opinione e per tale motivo, si ripercorreranno gli avvenimenti politico-elettorali così come i due maggiori quotidiani italiani analizzati, La Repubblica e Il Corriere della Sera, li hanno riportati.
Bisogna premettere che lo scenario politico italiano è molto complesso: si vive in un paese che è uscito dalla crisi di sistema avvenuta negli anni ’90 che ha portato alla cosiddetta “Seconda Repubblica” con tutte le conseguenze in ambito politico economico e sociale a cui si è dovuto andare incontro (Mancini, 2003). Tra i mutamenti avvenuti ciò che interessa sono nello specifico i cambiamenti politici, in particolare la modifica del sistema elettorale con il passaggio dal Proporzionale al Maggioritario che ha cambiato, come già detto approfonditamente nel primo capitolo, il mondo politico e lo stesso modo di fare politica.
Questo importante passaggio ha ampliato gli orizzonti e gli obbiettivi dei partiti politici che si sono dovuti cimentare con campagne elettorali sempre più articolate e definite addirittura “permanenti” (Blumenthal, 1982). Oltre al sistema elettorale sono cambiati gli attori politici e si è creata una tendenza al Bipolarismo che ha portato i partiti vecchi e nuovi a doversi alleare per potersi presentare uniti alle elezioni. Tali partiti, si sono suddivisi in due schieramenti che dal ’94 caratterizzano il nostro panorama politico, il Centrosinistra e il Centrodestra. Bisogna ricordare che dall’Aprile del 2006 l’Italia è governata da un’alleanza di Centrosinistra guidata dal Premier Romano Prodi che ha riportato una vittoria di misura alle ultime politiche a scapito del Presidente del Consiglio uscente, Silvio Berlusconi, che guidava invece la Casa delle Libertà.
L’esito del voto alle politiche 2006 ha però riservato, se confrontato con le aspettative di vittoria del Centrosinistra, delle sorprese, soprattutto se ci si riferisce al fatto che la Coalizione di Prodi secondo i sondaggi avrebbe dovuto affermarsi nettamente e non di misura come è avvenuto. Alla Camera l’Unione ha superato la CDL per soli 25.000 voti, mentre al Senato, prendendo in considerazione solo i voti espressi sul territorio nazionale, ha ottenuto 200.000 voti in meno della coalizione avversaria. Ma, grazie alla nuova legge elettorale, il Centrosinistra ha ottenuto un’ampia maggioranza alla Camera e una più esigua al Senato (Cornia, 2006).
Questa vittoria annunciata ma ridimensionata dagli esiti elettorali è dovuta a diversi fattori che hanno consentito al Centrodestra di rimontare negli ultimi tre mesi di campagna elettorale sfiorando quasi la vittoria. In sintesi si possono indicare alcuni punti. Primo punto, legato alle conseguenze attribuibili al cambiamento della legge elettorale che diventando proporzionale con premio di maggioranza ha provocato una riduzione del voto disgiunto che penalizzava in passato il Centrodestra. Secondo fattore fondamentale è costituito dal presenzialismo mediatico di Berlusconi che da Gennaio 2006 inizia a combattere attivamente contro il clima d’opinione prevalente che lo vedeva sconfitto. Ultimo fattore è dato dallo sfruttamento da parte della CDL degli errori di comunicazione e di contenuti politici commessi dai leader dell’Unione nell’ultimo periodo della campagna su argomenti importanti come le tasse, fornendo a Berlusconi un’occasione di contrattacco su cui giocare la volata finale. (Grossi, Natale, 2006).
In queste condizioni è iniziata l’avventura del Governo Prodi, il secondo dopo l’esperienza non proprio rosea del 1996 che durò solo due anni e si chiuse malamente con il Ribaltone. Ma la strada è subito in salita per il nuovo Premier che deve fare i conti con un paese uscito dalle elezioni diviso a metà, fatto che ha portato a gravi problemi di governabilità soprattutto al Senato dove il Governo si trova con una Maggioranza “risicatissima” che può contare solo su due voti di scarto facendo diventare in alcune occasioni fondamentale, per la tenuta della Maggioranza, il voto dei Senatori a vita. Dopo aver fatto una breve premessa sulla complessità della politica italiana si andrà nello specifico a vedere quello che è successo nel periodo preso in esame per capire quale clima di opinione prevale dalla lettura dei due quotidiani scelti per questo studio. Nell’analisi svolta si è ritenuto importante dividere il periodo preso in esame basandosi su eventi, appuntamenti elettorali o dichiarazioni che hanno segnato, nel lungo periodo, la percezione della situazione politica nella pubblica opinione.
I sei mesi presi in esame sono stati divisi in tre fasi da due mesi l’una. La prima Maggio – Giugno 2007 è caratterizzata principalmente dall’appuntamento elettorale delle Amministrative di fine Maggio precedute dal test elettorale locale delle Amministrative siciliane e seguite a Giugno dai Ballottaggi con le conseguenti ripercussioni suscitate dagli esiti del voto. In questo periodo ci sono stati anche degli eventi importanti che hanno creato un dibattito serrato come il già citato Family Day del 12 Maggio e, a cavallo dei due mesi, il Caso Visco - Guardia di Finanza che ha infiammato il già caldo clima politico di quel periodo oltre alla spinosa vicenda delle intercettazioni che interessa politici di spicco. La seconda fase, Luglio – Agosto 2007, si apre con la “scesa in campo” di Walter Veltroni candidato favorito alle Primarie dell’Ottobre successivo per la guida del nascente Partito Democratico nato dalla fusione dei DS e della Margherita.
Nei mesi centrali dell’estate il tema dominante è stato il PD e la corsa alle candidature che ha visto una battaglia interna nel Centrosinistra tra tre candidati principali che a volte è sembrata anche troppo aspra e velenosa. Oltre a questo però nei mesi estivi sono scoppiate varie polemiche che hanno interessato alcuni componenti della maggioranza indagati per fatti legati alla “scalata Unipol – BNL” che ha determinato gravi ripercussioni di immagine del Centrosinistra nell’opinione pubblica. Ultimo periodo, Settembre – Ottobre 2007, l’attenzione cade sul V-Day che porta in piazza l’8 di Settembre molte migliaia di persone per protestare contro la politica e raccogliere firme per una proposta popolare.
L’ideatore della manifestazione, il comico Beppe Grillo, è riuscito ad alimentare tra la gente una repulsione per la politica che ha creato un forte clima di sfiducia nei confronti dei politici di destra e di sinistra che ha avuto poi ripercussioni nei consensi dei due schieramenti. Ma non bisogna dimenticare che in questa fase il 14 ottobre, nasce finalmente il PD e si svolgono le Primarie che incoronano Veltroni segretario e costituiscono l’Assemblea Costituente del partito che si terrà a fine Ottobre a Milano.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Governo e clima di opinione: un rapporto difficile
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Informazioni tesi
Autore: | Riccardo Golota |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Comunicazione istituzionale e d'impresa |
Relatore: | Marco Mazzoni |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 144 |
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