Il ruolo dei grandi eventi nella valorizzazione dell'offerta locale
L’evoluzione del sistema di valutazione dell’evento
Inizialmente, l’oggetto di valutazione era focalizzato principalmente sull’impatto economico; l’aspetto relativo all’impatto turistico è stato analizzato in seguito, quando le istituzioni locali, hanno iniziato a chiedersi quale fosse l’impatto del turismo sull’economia e quanto fosse o meno opportuno investire risorse in questo ambito.
Dalle ricerche effettuate si evidenzia che le ricadute economiche dell’evento risultano essere quelle di maggior interesse per gli organizzatori degli eventi ed i parametri economici, infatti, risultano essere più utili per dimostrare il successo dell’evento, soprattutto nei confronti degli stakeholders che devono finanziare l’evento stesso.
Al contrario, è stato rilevato che le misurazioni economiche non sono sufficienti a valutare in modo esauriente i costi e i benefici conseguenti all’organizzazione di un evento. Se si andasse ad analizzare soltanto i benefici della spesa diretta dei turisti, si avrebbe un quadro incompleto nell’ambito del processo di misurazione.
Si è avuto con gli anni un ampliamento dell’indagine, anche se con una differenzazione dettata dal contenuto dell’evento. Per gli eventi sportivi, il focus prevalente è stato quello economico, mentre negli eventi culturali, l’attenzione si è spostata sull’impatto sociale, vale a dire i cambiamenti che si generano sulla qualità della vita dei residenti nella regione ospitante l’evento. Infatti molti studi hanno dimostrato che gli eventi possono provocare un impatto sociale, sia a livello di rafforzamento dei legami e sia sul livello di soddisfazione, rispetto alle aspettative, sugli organi locali.
L’impatto socioculturale risulta più difficile da valutare rispetto a quello economico in quanto ci possono essere degli effetti non positivi che potrebbero sorgere nella loro analisi. Le indagini sulla valutazione hanno posto l’attenzione anche sull’impatto per i partecipanti, sotto diversi punti di vista: nella prospettiva delle emozioni, dell’interazione sociale, della stimolazione dei sensi e della mente e dello stimolo al consumo. In seguito, gli studi sull’impatto sono stati rivolti anche sugli effetti politici e ambientali dell’evento, vale a dire tutti gli effetti che l’evento può materialmente generare sull’ambiente e sul territorio ospitante.
Le amministrazioni locali, utilizzando gli eventi, possono distogliere l’attenzione dai problemi occasionali, creando distorsioni percettive. A questo si aggiungono le questioni relative agli effetti sulla gestione dei rifiuti, sul blocco del traffico, sul paesaggio, i quali possono risultare difficili da misurare e che, proprio per questo, sono spesso sottovalutate dagli organizzatori.
Nonostante queste considerazioni e questi nuovi filoni di studi, relativamente all’intensità di applicazione dei diversi approcci, ad oggi, si osserva ancora una certa tendenza a concentrarsi prevalentemente sugli studi di impatto economico. Nella seconda metà degli anni duemila, si delinea una nuova fase del ciclo evolutivo della valutazione degli eventi, dove gli studi sugli impatti non si sviluppano solo in senso verticale, nel senso di misurare nel dettaglio gli effetti economici o sociali, ma anche in senso più sistemico, ovvero si avverte la necessità di esprimere l’intero impatto di un evento.
È così che introducono il concetto di Triple Bottom Line, iniziando ad enfatizzare che tutte le parti coinvolte nella pianificazione e gestione di un evento dovrebbero impegnarsi al massimo per massimizzare i benefici e per ridurre o annullare i risvolti negativi. In realtà, la svolta si è avuta quando si è riusciti a dimostrare l’effettiva possibilità di misurare le diverse dimensioni dell’impatto, fornendo misure sia sintetiche sia aggregate.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il ruolo dei grandi eventi nella valorizzazione dell'offerta locale
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Informazioni tesi
Autore: | Stefania Lavorgna |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi del Molise |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Imprenditorialità ed Innovazione |
Relatore: | Elisabetta Horvath |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 148 |
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