La valorizzazione delle masserie salentine e il turismo enogastronomico
Attività e normative per la valorizzazione dell’enogastronomia e dei prodotti tipici locali
L’Italia è notoriamente un paese ricco di tradizioni gastronomiche e di risorse agroalimentari notevolmente legate ai territori. La Puglia è una dei player principali a livello nazionale per forte varietà e tipicità dei prodotti agroalimentari che stanno ritagliandosi uno spazio sempre maggiore nel mercato nazionale ed estero.
Nel 1992 la Comunità Europea ha creato strumenti noti come DOP (denominazione geografica protetta), IGP (indicazione geografica protetta) e STG (specialità tradizionale garantita) per promuovere e tutelare i prodotti alimentari, essenzialmente finalizzati a incoraggiare le diverse produzioni agricole, a proteggere i nomi dei prodotti contro gli abusi e le imitazioni, ad aiutare i consumatori fornendo loro delle informazioni sul carattere specifico dei prodotti.
Accanto a questi strumenti, la normativa comunitaria ha previsto un’ulteriore qualificazione e tutela per i prodotti agroalimentari provenienti da territori che adottano il metodo dell’agricoltura biologica.
Per quanto riguarda invece il comparto enologico, la sigla VQPRD, vini di qualità prodotti in regioni determinate (regolati dal reg. CEE n. 823/87) comprendenti sia le DOC sia le DOCG offrono almeno due importanti garanzie: la certezza della buona qualità e l'origine. Per questa tipologia la zona di origine delle uve, per la produzione di quel determinato vino, è limitata a una zona prestabilita dai singoli disciplinari di produzione.
Anche l’Italia, allo scopo di promuovere e diffondere le produzioni agroalimentari tipiche e di qualità e per accrescere le capacità concorrenziali del settore, nell’ambito di un programma integrato di valorizzazione del patrimonio culturale, artigianale e turistico nazionale, si è attivata già dal 1998 costituendo, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, un Comitato.
Esso ha il compito di redigere una guida tecnica per la catalogazione, per ogni singola regione italiana, di produzioni e beni agroalimentari a carattere di tipicità, ai fini della redazione di un “Atlante del patrimonio gastronomico, integrato con i riferimenti al patrimonio culturale, artigianale e turistico”, contenente l’elenco dei prodotti tradizionali, le cui lavorazioni risultano, consolidate nel tempo (almeno 25 anni), in altre parole praticate sul territorio di riferimento in maniera omogenea.
I prodotti tradizionali sono significativamente più numerosi di quelli tipici, dotati di disciplinare riconosciuto dall’Unione Europea, e rappresentano in prospettiva un buon paniere di potenziali cibi che potranno fregiarsi di riconoscimento comunitario nel prossimo futuro. L’Italia nell’ambito comunitario, detiene una consolidata tradizione nel comparto delle produzioni tipiche, tanto che oggi annovera oltre 1/5 dei prodotti DOP e IGP europei.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La valorizzazione delle masserie salentine e il turismo enogastronomico
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Informazioni tesi
Autore: | Giacomo Maroccia |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) |
Facoltà: | Arti, Turismo e Mercati |
Corso: | Scienze del turismo |
Relatore: | Angela Besana |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 102 |
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