Attività motorie e cortisolo salivare in bambini di scuola primaria

Numerosi studi mettono in evidenza l’importanza e i numerosi vantaggi che l’esercizio fisico ha sullo sviluppo, la formazione e l’educazione del bambino e dell’adolescente. I risultati di tali studi sottolineano, inoltre, come l’attività fisica possa influenzare positivamente le capacità cognitive dei giovani [Bailey, 2006].

Nella Scuola Primaria le attività motorie e sportive favoriscono l’acquisizione da parte degli allievi di un cospicuo bagaglio di abilità motorie che concorrono allo sviluppo globale della loro personalità considerata non solo sotto il profilo fisico, ma anche cognitivo, affettivo e sociale.

Da un punto di vista fisico, l’attività motoria e l’educazione fisica in ambito scolastico rappresentano un fondamentale e valido mezzo per il potenziamento fisiologico, la rielaborazione degli schemi motori, il consolidamento del carattere, lo sviluppo della socialità e del senso civico, la conoscenza e la pratica delle attività sportive [DPR n. 104 del 12.02.1985]. La scuola dovrebbe essere il luogo migliore dove fornire ai ragazzi la possibilità di praticare attività fisica organizzata regolarmente al fine di infondere in loro l’importanza di uno stile di vita attivo.

I benefici per la salute dovuti a una pratica regolare dell’attività fisica sono ben noti [WHO, 1995]. La costante e regolare partecipazione a programmi di attività motoria comporta una più lunga e migliore qualità di vita riducendo i rischi di molte malattie e apportando benefici psicologici ed emotivi [Sallis, 1999]. Numerosi studi evidenziano come l’inattività possa essere una delle principali cause di morte, di invalidità e di una riduzione della qualità della vita in tutto il mondo sviluppato [US Department of Health and Human Services, 1996].

Coloro che dispongono di solide basi e di un ampio bagaglio motorio saranno più facilmente attivi sia durante l’infanzia che nella vita futura [Malina, 1996].
Inoltre, la pratica regolare dell’attività fisica può avere un effetto positivo sul benessere psicologico di bambini e adolescenti, sebbene i meccanismi per spiegare questi effetti non siano ancora del tutto chiari [Dishman, 1995]. La prova è particolarmente evidente quando ci si riferisce all’autostima dei bambini [Fox, 2000], o al grado con cui gli individui si riferiscono positivamente a loro stessi (self-efficacy) [Leary, 1999]. Inoltre, l’attività fisica è anche associata a riduzione dello stress, dell’ansia e della depressione [Hassmen, 2000] così da migliorare la salute psicologica di bambini e adolescenti quando l’attività è ben proposta e pianificata.

È inoltre opportuno considerare l’interesse crescente nella relazione tra sport e atteggiamento degli studenti verso la scuola. Alcuni studi riportano la diminuzione dell’abbandono scolastico in seguito all’introduzione di attività sportive scolastiche che renderebbero l’esperienza scolastica più attraente [Fejgin, 1994]. Analisi più recenti hanno rivelato un miglioramento nelle prestazioni scolastiche dei bambini quando aumenta la quantità di tempo dedicata allo sport e all’attività fisica nella giornata scolastica [Sallis, 1999]. Le prestazioni accademiche sono mantenute o addirittura migliorate aumentando il livello di attività fisica nonostante la riduzione del tempo a disposizione per lo studio delle altre materie [Shephard, 1997]. Viene individuata una stretta correlazione funzionale fra processi cognitivi e attività motoria.