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Il cappotto termico per un risparmio sostenibile

L’ Edificio Sostenibile?

Quasi tutti hanno sentito parlare di "sviluppo sostenibile" ma pochi comprendono realmente il significato di questo termine alla moda, ampiamente utilizzato dai governi, dalle aziende, dalle organizzazioni ambientali e sociali ed anche dai media, spesso in maniera impropria.

La definizione che ho ritenuto più appropriata è la seguente:
<“strong>Lo sviluppo sostenibile è un concetto molto semplice. Significa garantire una migliore qualità della vita per tutti, nel presente e per le generazioni future.” - Opportunities for Change, Department of the Environment, Transport and the Regions, 1998.

Questa definizione parla di una migliore qualità della vita per tutti, compresi gli abitanti dei paesi in via di sviluppo. Sviluppo sostenibile significa quindi migliorare la qualità della vita.

Gli edifici sostenibili non sono facilmente definibili. Spesso conosciuti come edifici verdi o eco-case, ci sono diverse opinioni su ciò che può essere classificato come una casa sostenibile. E’ generalmente accettato che gli edifici verdi sono strutture progettate, costruite, ristrutturate e gestite in accordo con linee guida per l’alta efficienza energetica e che avranno un impatto positivo sull’ambiente, sull’economia e sul sociale per tutto il loro ciclo di vita.

In questo senso è importante capire come si può perseguire la sostenibilità nelle opere di recupero e di restauro, e soprattutto, ai fini della certificazione energetico-ambientale, come i sistemi di certificazione attualmente in uso possono essere utilizzati a questo scopo.

Innanzitutto il patrimonio edilizio esistente è di rilevante importanza, dato che è sicuramente la parte più sostanziosa del settore edilizio rispetto alle nuovecostruzioni. Gli edifici vanno molto spesso recuperati e sono comunque soggetti ad interventi di manutenzione per garantirne l’integrità e per durare nel tempo.

Il patrimonio edilizio italiano è stato edificato in gran parte prima degli anni ’70, durante il secondo dopoguerra, con il boom della ricostruzione; in questo contesto storico, e soprattutto ancora ignari della crisi economica che di lì a poco si sarebbe propagata, i progettisti non ponevano l’attenzione alla questione energetica e ambientale, per cui gli edifici raramente risultavano provvisti di un efficace isolamento termico, e ancora più raramente erano dotati di sistemi per il guadagno termico.

In verità la tendenza andava proprio nella direzione opposta rispetto alle conclusioni che le discussioni sulla sostenibilità ad oggi stanno portando avanti; infatti con lo svilupparsi delle tecnologie, è aumentata anche la richiesta di un più alto standard di qualità della vita all’interno dell’edificio. Questa domanda è stata soddisfatta da un utilizzo smodato e incontrollato degli impianti tecnologici e aumentando il fabbisogno energetico degli edifici a tal punto che la progettazione da allora si e sempre basata sulla efficienza degli impianti tralasciando l’efficienza del sistema edilizio nella sua globalità. Solo per il fatto che tali edifici sono arrivati funzionanti ed interi fino ai nostri giorni, possono già essere considerati sostenibili; la prima fonte rinnovabile è l’energia risparmiata pertanto risparmiando i materiali e l’energia richiesta per la costruzione è stato messo in pratica un principio di sostenibilità.

Il recupero per questi edifici è un tema molto delicato. Oltre ai normali vincoli di progetto creati dagli stessi edifici, ci troviamo di fronte ad altri vincoli imposti dai regolamenti edilizi e dalle amministrazioni comunali; l’applicazione dei principi di sostenibilità richiederebbe una liberta di azione che molto spesso tali vincoli non consentono.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il cappotto termico per un risparmio sostenibile

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Informazioni tesi

  Autore: Dario Lepore
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2013-14
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria edile
  Relatore: Maurizio Nicolella
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 78

FAQ

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