Vessel Protection Detachments e contractors nella lotta alla pirateria marittima

Il diritto internazionale del mare stabilisce in modo incontrovertibile i mezzi con cui gli Stati possono legittimamente porre in essere operazioni repressive della pirateria. L'art. 107 UNCLOS conferisce il potere di sequestrare mezzi pirata solo alle navi da guerra degli Stati e alle navi chiaramente identificabili come mezzi in servizio di Stato e con autorizzazione al compimento di tali operazioni, così escludendo che soggetti privati possano intraprendere la lotta alla pirateria: l'equipaggio a bordo delle navi di cui all'art. 107 potrà essere militare (ai sensi dell'art. 29 UNCLOS) o almeno composto da soggetti qualificabili come organi di Stato. Come si preciserà in seguito, tale disposizione ha un'importanza decisiva con riguardo alle funzioni legalmente attribuibili a squadre militari di protezione imbarcate su mercantili privati.
L'utilizzo di navi da guerra non deve trarre in inganno: come già si è precisato, la lotta alla pirateria non si configura come conflitto armato. Il fatto che il diritto consuetudinario titoli a navi da guerra il diritto di fermare e sequestrare navi pirata ha come scopo individuare il mezzo più idoneo a garantire la sicurezza dei traffici e la libertà dell'alto mare, ma non implica in alcun modo che la lotta alla pirateria si connoti come una attività bellica.