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Progettazione di Impianti a Servizio di Strutture Ospedaliere

Comfort e sicurezza degli ambienti attraverso la distribuzione dell’aria condizionata

Il comfort degli ambienti e la qualità degli impianti
Il comfort dei grandi spazi residenziali, commerciali e professionali ha assunto una rilevanza centrale negli ultimi anni. In fase progettuale quindi grande attenzione viene rivolta al sistema di trattamento dell’aria (condizionamento e riscaldamento). Questo però non è solo composto dalle unità di trattamento aria, dai condizionatori e dalle caldaie, ma anche dalla rete di distribuzione dell’aria.
Per garantire elevate performance e quindi il benessere degli utenti di questi spazi si deve valutare la qualità dell’impianto nel suo insieme.

I condotti in alluminio pre-isolato
A latere dei tradizionali condotti in lamiera si è sviluppata (e ormai consolidata grazie all’apprezzamento di molti progettisti che ne hanno riscontrato gli ottimi risultati) la tecnologia dei canali in alluminio pre-isolato.
Secondo questo orientamento, la canalizzazione non è più realizzata in lamiera e poi isolata con materiali quali la lana di vetro ma viene realizzata direttamente con dei pannelli sandwich costituiti da un componente isolante in poliuretano espanso a celle chiuse rivestito su entrambi i lati con lamine di alluminio.
Questi canali assicurano notevoli vantaggi dal punto di vista tecnico, costruttivo ed economico. Vengono garantiti infatti: ottimo isolamento termico, ridotte perdite di carico, bassa rumorosità, buon comportamento al fuoco e massima igiene.
Queste elevate prestazioni tecniche si concretizzano anche con un sostanziale risparmio energetico, dovuto all’ottimizzazione del funzionamento delle centrali di trattamento aria, e quindi con un evidente vantaggio economico. Inoltre, la rete aeraulico in alluminio preisolato, a fronte sia della facilità delle procedure di costruzione e posa in opera sia della leggerezza del canale, è estremamente semplice da realizzare con possibilità di interventi anche in cantiere.

La sicurezza in caso di incendio: prevenzione attiva e passiva
A fronte di una crescita della sensibilità verso il problema, sostenuta anche da un crescente focus sul piano legislativo, l’edilizia moderna ha innalzato il grado di attenzione sugli aspetti di sicurezza in caso di incendio.
Gli architetti e i progettisti non possono quindi più tralasciare una serie di valutazioni relative all’implementazione di sistemi di prevenzione incendi ovvero di una serie di attività che permettono appunto di prevenire l’insorgere di un incendio o comunque, in caso di sviluppo, rilevarlo il più velocemente possibile per limitare i danni alle persone e alle cose.
I nuovi progetti infatti devono necessariamente prevedere dei sistemi di protezione attiva che includono tutti quegli elementi di natura impiantistica od organizzativa che, grazie alla loro azione, consentono un intervento diretto sull’incendio per circoscriverlo o spegnerlo (presenza in loco di estintori, di sistemi automatici di spegnimento o di squadre antincendio) e dei sistemi di protezione passiva che comprendono tutti gli elementi di natura progettuale o strutturale che permettono di ostacolare lo sviluppo e l’estensione di un incendio senza intervenire direttamente sullo stesso.
Sotto questo punto di vista, le scelte di protezione passiva sono molteplici e spaziano dall’applicazione delle distanze di sicurezza, all'individuazione e segnalazione delle vie di fuga, all’applicazione di compartimentazioni o strutture tagliafuoco.

Reazione e resistenza al fuoco
Tra gli elementi fondamentali per una corretta applicazione della protezione passiva rientra ovviamente la scelta dei materiali. Per essere veramente efficace questa dovrà tenere in assoluta considerazione le valutazioni relative alla reazione e alla resistenza al fuoco.
I due concetti non sono sinonimi e rappresentano i due parametri con i quali valutare il comportamento al fuoco ovvero l’insieme delle trasformazioni chimico-fisiche subite da un materiale o da un elemento costruttivo (componente o struttura) sotto l’azione appunto del fuoco.
La reazione al fuoco di un materiale può essere intesa come il grado di partecipazione del materiale stesso alla combustione.
Le valutazioni di reazione al fuoco analizzano, quindi, le caratteristiche che i vari materiali presenti all’interno di un ambiente hanno sia nei confronti dell’infiammabilità (facilità di accensione) sia nei confronti della propagazione dell’eventuale incendio.
La resistenza al fuoco delle strutture può essere definita come l’attitudine della struttura stessa a preservare le caratteristiche richieste di stabilità, tenuta ai gas e isolamento termico in un arco di tempo definito.
La resistenza al fuoco, quindi, cerca di quantificare e classificare la durata temporale di strutture e compartimentazioni delle costruzioni nell’ipotesi di sviluppo di un incendio normalizzato.
Attualmente, in molti paesi, le caratteristiche di reazione al fuoco dei materiali sono classificate generalmente attraverso dei numeri convenzionali quali 0 (zero) ed 1 (uno) per i materiali che più difficilmente si infiammano e che più facilmente arrestano la propagazione di un incendio; numeri più alti quali 3 (tre) e 4 (quattro) indicano i materiali che più facilmente si incendiano e che non sono in grado di arrestare la propagazione delle fiamme in quanto essi stessi contribuiscono ad alimentarle ed estenderle attraverso fenomeni quali il gocciolamento di parti accese, l’incandescenza, ecc.
Un focus particolare deve necessariamente essere fatto per le canalizzazioni adibite al trasporto dell’aria.
Le condotte di ventilazione e riscaldamento non sono elementi strutturali e non delimitano né compartimentano alcun ambiente; pertanto sono soggette esclusivamente a vincoli sulle caratteristiche di reazione al fuoco e non di resistenza al fuoco, se non per quanto attiene il loro attraversamento di strutture di compartimentazione quali muri tagliafuoco (in tal caso si devono utilizzare serrande tagliafuoco resistenti al fuoco e tamponamenti pure resistenti al fuoco).
La continua evoluzione dei materiali utilizzati per la coibentazione e delle tecnologie in generale ha condotto verso una posizione differenziata tra prodotti omogenei e prodotti compositi. Per questi ultimi (tra i quali rientrano i canali in alluminio pre-isolato) la classificazione di reazione al fuoco è duplice, ovvero definita dalla combinazione di due numeri rispettivamente identificanti la classe del prodotto finito e la classe del solo componente isolante.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Progettazione di Impianti a Servizio di Strutture Ospedaliere

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Informazioni tesi

  Autore: Antonio Favara
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2006-07
  Università: Politecnico di Bari
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria meccanica
  Relatore: Raffaello Iavagnilio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 184

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