Skip to content

Le alture del Golan: fattori di guerra e di pace in Medio Oriente

La missione UNDOF

Il 30 maggio 1974, grazie all’iniziativa diplomatica degli Stati Uniti, si giunse ad un accordo di disimpegno tra le forze siriane e quelle israeliane, siglato a Ginevra.
L’accordo prevedeva l’istituzione di una forza di interposizione sotto l’egida dell’Onu con la funzione di separare gli eserciti siriano e israeliano e di far sì che essi si astenessero da operazioni militari di qualunque tipo: aeree, terrestri o marine. L’accordo prevedeva anche che i prigionieri di guerra sarebbero stati rimpatriati nei rispettivi Paesi entro ventiquattro ore dalla firma dell’accordo e che i morti di guerra sarebbero stati mandati nei rispettivi Paesi di origine per la sepoltura entro dieci giorni dalla firma dell’accordo. Il documento, inoltre, fissava delle linee precise che sia i militari israeliani che quelli siriani dovevano rispettare.

Il giorno seguente, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, con la risoluzione numero 350 sancì ufficialmente l’istituzione della missione UNDOF (United Nations Disengagement Observer Force) con un mandato di sei mesi rinnovabile. Le forze iniziali in parte vennero tratte da unità dell’ UNEF II mentre 75 osservatori venivano dalle file dell’UNTSO (United Nations Truce Supervision Organization, la prima missione di peacekeeping in Medioriente, dal 1948). I contingenti dell’Austria e del Perù servivano come elementi sul campo, la Polonia e il Canada fornivano personale al settore logistico.
Il quartier generale venne posto inizialmente a Damasco e poi suddiviso in due campi: Faouar ( sul territorio siriano) e Camp Ziouani ( sul territorio israeliano). L’accordo di disimpegno del ’74, firmato da entrambe le parti, chiedeva il dispiegamento delle forze con ritiri bilaterali dalle zone di neutralità. Oltre all’ Area di Separazione che si estendeva per circa 8 km, erano previste tre Aree speciali di limitazione collocate a 10, 20 e 30 km rispettivamente dall’ Area di separazione. Il mandato della missione UNDOF conteneva obiettivi sia a breve termine che nel lungo periodo.

Gli obiettivi a breve termine erano:
* La creazione di un quartier generale avanzato nell’Area di Separazione;
* la verifica e l’ispezione del ritiro delle truppe combattenti secondo la tempistica concordata;
* il divieto per qualsiasi forza militare di entrare nell’ Area di Separazione, garantito dalla costante ispezione della missione nelle Aree di limitazione.

Come obiettivi di lungo termine vennero invece definiti:
- l’osservazione nel lungo periodo della zona- cuscinetto;
- la creazione di una forza di reazione rapida in caso di intrusione da parte di forze militari nell’ Area di Separazione;
- il mantenimento delle comunicazioni con le parti e tra le parti del conflitto.

Alla prima scadenza di UNDOF, nel novembre 1975, Il Segretario generale dell’Onu Kurt Waldheim decise di rinnovarne il mandato data l’immobilità dei lavori della commissione militare incaricata di ridefinire le linee di armistizio fra i due paesi e vista la possibilità di nuovi scontri fra le fazioni opposte.

Il presidente siriano Assad, dopo un’opposizione iniziale, accordò il suo consenso al permanere della forza di osservatori in cambio della promessa della convocazione di un incontro di vasta portata sul problema palestinese che vedesse anche la partecipazione di rappresentanti dell’ Olp (Organizzazione per la liberazione della Palestina). Il Segretario generale accettò la proposta siriana ma l’incontro domandato da Assad non ebbe mai luogo nella realtà. Il settore del Golan, a differenza di quello del Sinai, doveva dimostrarsi molto più delicato e con una tregua difficilmente mantenibile. Ancora oggi la missione UNDOF è in vita configurandosi come una delle missioni di peacekeeping più longeve. A dimostrazione della tensione ancora esistente in quel settore, vi sono i dati relativi all’incremento subito dal contingente dell’Undof da 1250 unità a 1450, con un costo complessivo di mezzo miliardo di dollari dall’inizio dell’operazione e circa una trentina di morti fra i militari delle Nazioni Unite.

Le operazioni di riposizionamento delle truppe non avvennero senza incidenti come invece era accaduto per il Sinai; il grado di conflittualità, infatti, sulle alture del Golan è stato sempre molto elevato. La Siria era rimasta, d'altronde, l’unica potenza militare dell’area sovvenzionata ingentemente dall’Unione Sovietica. La dislocazione di missili a gittata sempre più elevata, in grado di coprire con il loro raggio d’azione l’intero territorio ebraico, e il sostegno politico, economico e ideologico alla guerriglia armata palestinese contribuirono ad alimentare i focolai di tensione.

Oggi la missione dispone di 1250 militari e 78 osservatori dell’UNTSO per il Golan. L’Austria ha ritirato il suo contingente nel 2013, in seguito allo scoppio del conflitto civile in Siria ma l’invio di contingenti da parte delle isole Fiji, dell’ Irlanda e del Nepal ha colmato questa perdita. Attualmente i Paesi che partecipano attivamente alla missione sono: India, isole Fiji, Filippine, Paesi Bassi, Irlanda e Nepal.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le alture del Golan: fattori di guerra e di pace in Medio Oriente

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Eleonora Zeroli
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Perugia
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Relazioni internazionali
  Relatore: Dario Biocca
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 142

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi