Le falde sospese dell'acquifero vulcanico cimino-vicano: valutazione della loro potenzialità in termini quantitativi e qualitativi.

I DVC e DVV costituiscono un sistema idrogeologico comprendente litotipi che sono permeabili per porosità, o permeabilità primaria, e per fessurazione o permeabilità secondaria. Alla scala dell'intero sistema, sulla base delle caratteristiche litologiche, del grado di permeabilità le formazioni possono essere raggruppate in sette complessi idrogeologici (Baiocchi et al., 2006), descritti di seguito dal basso verso l'alto.

• Complesso argilloso – marnoso - calcareo: è costituito dai flysch alloctoni, risalenti al periodo cretacico- ligocenico e rappresentati da marne, argille, calcari marnose e calcareniti, con spessori di alcune centinaia di metri. Affiora nel settore a N (valle del Vezza) e a SO (Vetralla, Monte Romano) e costituisce il rilievo di Monte Razzano (ad O di Viterbo). Questo complesso ha una bassa permeabilità.

• Complesso sabbioso – argilloso: comprende sabbie ed argille del ciclo neoautoctono. In affioramento è visibile verso il Fiume Tevere, nella zona ad E. Avendo una matrice prevalentemente argillosa, la permeabilità è notevolmente ridotta.

• Complesso sabbioso-conglomeratico: include sabbie, ghiaie, conglomerati pleistocenici, sciolti o poco litificati, del ciclo neoautoctono. Affiora maggiormente nel settore orientale del sistema, con spessori considerevoli verso SE. Il grado di permeabilità è relativamente elevata e legata prevalentemente a porosità primaria.

• Complesso lavico e piroclastico: comprende tutte le lave, sia cimine che vicane, e l'ignimbrite quarzolatitica cimina. Questi prodotti sono permeabili principalmente per fratturazione e, secondariamente, per porosità primaria. Il grado di fessurazione è elevato in corrispondenza delle fratture, ma basso nella parte centrale dei domi. In generale la permeabilità relativa è medio–elevata dovuta maggiormente a porosità secondaria.

• Complesso piroclastico: è costituito da formazioni, cimine e vicane, caratterizzate da permeabilità mista, essendo fratturate e dotate di una matrice ad alta porosità con frequenti variazioni di facies, presenza di strati di pomici, orizzonti scoriacei. Queste caratteristiche distinguono il complesso dal precedente e permettono di classificare la permeabilità da alta a media.

• Complesso di travertini: affiora per una superficie limitata, a NE di Viterbo e ad E della valle del Fiume Tevere; ha una permeabilità che varia da bassa a media, in relazione all'età delle formazioni, compresa tra olocenica e pleistocenica, e dalla porosità primaria e secondaria.

• Complesso alluvionale: comprende i detriti e depositi alluvionali, risalenti all'Olocene, che si presentano con una granulometria molto eterogenea, così da fornirgli una permeabilità da media a bassa.