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Il fenomeno della sessualità nel turismo

Popolazione maggiormente coinvolta e località più colpite dal turismo sessuale

L'aspetto più vergognoso del turismo sessuale è proprio quello legato alla prostituzione minorile. Sono oltre due milioni i minori al di sotto dei quindici anni costretti a prostituirsi, il resto soprattutto in Estremo Oriente e nel Sud Est Asiatico in particolare.
Le più colpite sono le bambine tra gli otto e i sedici anni, ma in molte regioni l'età delle baby prostitute scende fino a 4 anni. La Thailandia, in particolare, è divenuta negli ultimi dieci anni la meta più ambita del turismo sessuale pedofilo.
I bambini provengono spesso dall'entroterra, da villaggi sperduti nella foresta tropicale. Quasi sempre le famiglie vendono i bambini che non riescono a sfamare, in cambio di qualche migliaio di dollari e con la speranza di avviarli verso un futuro migliore. Il bambino venduto finisce subito in un bordello di Bangkok o di qualche altra città, dove diventa un oggetto nella mani del suo padrone.
Questo orribile commercio avviene quasi sempre con la complicità delle autorità. Il perché è presto detto: il turismo sessuale in Thailandia ha triplicato il numero di turisti. In particolare la prostituzione infantile è divenuta uno strumento di introito di valuta straniera.
I governi perciò sanno, ma tacciono perché quel denaro serve comunque a ridurre il deficit della bilancia dei pagamenti. Ma non c'è solo la Thailandia.
Nelle Filippine si calcolano un milione e 200mila bambini di strada, quasi tutti coinvolti nel mercato del sesso. Nello Sri Lanka si prostituiscono oltre 10mila bambini. In Brasile si arriva alla mostruosa cifra di 500.000 bambini che si prostituiscono.
Altre aree a rischio: Colombia e Venezuela in America Latina. Russia, Polonia e Romania nella vecchia e "civile" Europa. In Sudan esiste una tratta di minori venduti come schiavi sessuali in Egitto, Marocco e Arabia Saudita. Spesso questi bambini diventano "attrazioni" per il turista sessuale, soprattutto per quello proveniente dal Giappone.
Il mercato della prostituzione infantile conosce anche delle aree di specializzazione. In Estremo Oriente ci sono più vittime di sesso maschile, mentre in America Latina sono le bambine le più richieste.
Il traffico più documentato dei bambini destinati al mercato del sesso è quello che riguarda la rotta che parte dalla Thailandia verso la Birmania, la Cina ed il Laos. Dalle Filippine verso la Malesia, dal Nepal verso l'India, dall'India verso il Medio Oriente, dal Bangladesh verso il Pakistan; vi sono altre rotte molto praticate.
I recenti episodi riportati dai mass-media confermano che anche l'Italia è un paese di transito.
In America Latina, Brasile, Repubblica Domenicana, i bambini vengono caricati e spediti verso l'Europa e il Medio Oriente. Nepal e Bangladesh esportano minorenni in India. Gli Stati Uniti importano dalla Thailandia che a sua volta esporta anche in Australia. L'Africa occidentale spedisce giovani ragazze in America e in Europa. L'Europa dell'est esporta in Europa occidentale.
Le tratte sessuali vanno aumentando in Europa e ciò spiega l'aumento della richiesta di minori. […] Ma è la via del Giappone quella più percorsa ed efficiente: sono almeno 70000 le donne e le ragazzine thailandesi che lavorano nei locali del sesso giapponesi; di queste, 50000 entrano illegalmente del Paese.
La rotta verso il Giappone è organizzata e finanziata perfettamente dalla Yakuza, la mafia nipponica, che ha scoperto il notevole apporto valutario del mercato dei minori. "Sempre in Oriente, nelle zone montagnose della Birmania, si reclutano o si comprano o si rapiscono i minori, che poi saranno dirottati nei bordelli di Rangoon, un porto marittimo e industriale ai confini della Thailandia e Birmania". (Clemente 2011)
Le risorse principali della cittadina sono costituite dall'industria dei prodotti ittici, dalle correnti turistiche e dai suoi 40 bordelli.
Lo sviluppo del turismo: in Brasile, come in altri Paesi, ha sconvolto i tradizionali parametri morali di varie regioni, oggi meta di turismo internazionale, a Fortaleza, i voli diretti provenienti dall'Olanda, dall'Austria, dall'Italia hanno facilitato l'accesso a questa città, oggetto di una diffusa pubblicità a sfondo sessuale [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il fenomeno della sessualità nel turismo

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Informazioni tesi

  Autore: Juna Gaia Marrone
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Teramo
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze del turismo
  Relatore: Adolfo Braga
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 116

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Parole chiave

turismo sessuale
sfruttamento minorile
repubblica dominicana

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