Homeless: the story of a wandering Self. Inhabitable mirrors for possible reflections
A body, a mirror, a story to tell
Narration is a word à la mode, lately. One could bump into narration turning on his TV on any channel and in any show, from politics’ in-depth analysis to Sunday afternoon entertainment, passing through competitive cooking reality shows and breakfast TV.
Newspapers love and envy narration because journalism is seldom good at telling stories, and they take revenge on it by writing narration on any page. So, each political party has its own narration, and each fashion brand turns its advertisement into storytelling. Social networks are the sanctuaries of autobiographical reasoning, as everyone pretends that public web pages are locked up diaries, in order to tailor secrets and stories to be listened to by the world.
There is women storytelling which is different form men’s, black storytelling, gay storytelling, children storytelling, native storytelling, East and West and North and South storytelling, illness storytelling, love-story telling, addiction storytelling, addiction to storytelling and of course meta-storytelling (which is telling storytelling).
From this overwhelming diffusion of stories and storytellers, one could infer that after all Lyotard was wrong, when he declared the end of the Grand Narratives, but in fact he wasn’t: current narratives are small, superficial, simplified, easily consumable and forgettable.
This is why I reckon that it is not trivial or redundant trying to recall a deepest meaning of narration, a meaning that is tightly tied to identity and subjectification. Narration is an instinctive human process, a cognitive mechanism: a way of turning bare life into experience, a way of self-reflection through interaction.
At this level, telling a story means weaving together oneself, the others, one’s past, present and future, places, memory and imagination. In this sense, people tell stories of themselves to the others not just in order to have an audience or to be listened to, but rather to recognize themselves in the others’ eyes, to find a home in the others’ ears and mind.
So, in this chapter I will try to “set the plot” of storytelling and of the role it plays in human experience, focusing in particular on the wandering mind’s narration, in a double sense: culturally shared stories on homelessness and homeless people’s possible ways of autobiographical reasoning.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Homeless: the story of a wandering Self. Inhabitable mirrors for possible reflections
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Gaia Barbieri |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Scienze Cognitive |
Corso: | Scienze cognitive |
Relatore: | Chiara Guglielmetti |
Lingua: | Inglese |
Num. pagine: | 243 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi