Rischio elettrico: dagli effetti lesivi alle misure di prevenzione e protezione
Effetti del passaggio di corrente
Dipendono da due meccanismi elementari, ma distinti:
a) la polarizzazione elettrolitica determina
- una depolarizzazione delle cellule con attivazione nervosa o muscolare,
- una disposizione delle cellule e dei nuclei secondo linee rette o curve,
- una denaturazione proteica per stiramenti molecolari e rottura di legami;
b) I'effetto Joule determina la produzione di calore nei tessuti attraversati dalla corrente secondo la relazione matematica sopra riportata.
Per bassi passaggi di corrente, dell’ordine di pochi decimi di milliampère (mA), si ha solo una sensazione di formicolio nei punti di passaggio; Al crescere della corrente, sempre nell’ordine di mA, si ha tetanizzazione muscolare, ma nonostante i crampi dolorosi, il soggetto è ancora in grado di controllare i movimenti e di abbandonare la presa del conduttore; oltre i 15 mA questo diviene molto più difficile, ma senza comportare danni irreversibili. Tra i 25 e gli 80 mA può comparire una tetanizzazione prolungata dei muscoli i quali vengono vinti dalle correnti esterne, ciò fino al blocco degli stessi e delle funzioni ad essi muscoli collegate: cioè la respirazione, il battito cardiaco ed i conseguenti danni irreversibili. Si ritiene che il passaggio di una corrente di 50 mA non sia tollerabile da un corpo umano in ordinarie condizioni fisiche. Localmente appaiono poi ulteriori lesioni determinate dalle elevate temperature in gioco, che provocano la cessione violenta di calore con ustioni delle parti circostanti la zona di contatto.
Le ustioni elettriche sono:
a) ustioni comuni determinate dal riscaldamento e dalla combustione dei vestiti o dell'ambiente circostante il punto di scarica elettrica;
b) ustioni da contatto col conduttore elettrico giunto a temperatura di fusione per l’energia sviluppatasi da corto circuito o da sovraccarico termico: esse ustioni sono lesioni della cute, senza caratteristiche proprie della elettricità.
c) ustioni da arco voltaico, che colpiscono i segmenti corporei più esposti (arti e capo); esse producono perdite di sostanza estese e profonde, la carbonizzazione completa dei tessuti, la fusione dell'osso in perle di fosfato di calcio e – talora mutilazione di parti del corpo.
d) ustioni da corrente elettrica, esse causate dall'effetto Joule sui tessuti cutanei attraversati dalla corrente, che, pur corrispondendo ai 4 gradi delle ustioni comuni, determinano necrosi massiva da coagulazione dei fluidi e disidratazione della cute, e non da carbonizzazione, con formazione di un'escara di tessuti mummificati. Nelle lesioni da corrente continua le escare corrispondenti al catodo sono molli e grigiastre, quelle corrispondenti all'anodo sono secche e scure.
e) ustioni da fulmine, esse possono andare dalla semplice bruciacchiatura dei peli all'eritema a chiazze, alla necrosi termica, alla carbonizzazione ed all'incenerimento. Tipiche sono le figure nelle ustioni eritematose superficiali, che sembrano riprodurre la forma della scarica. Spesso si ha co-presenza di ustioni comuni determinate dalle altissime temperature della scarica.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Rischio elettrico: dagli effetti lesivi alle misure di prevenzione e protezione
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Informazioni tesi
Autore: | Antonello Merlo |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi del Molise |
Facoltà: | Dipartimento di Medicina e Scienze della Salute |
Corso: | Scienze della Prevenzione |
Relatore: | Carlo Pietro Campobasso |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 60 |
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