L'angiografia con l'utilizzo di CO₂ come mezzo di contrasto

L'obiettivo in radiologia è di ottenere immagini che siano adeguate ai fini della refertazione con la minima dose di radiazioni al paziente. Se si vogliono ottenere dei risultati ottimali è necessario fare delle valutazioni sulla qualità dell'immagine per bilanciare la dose al paziente. La natura soggettiva dell'interpretazione di un'immagine rende tale approccio difficile da applicare.
La qualità dell'immagine infatti non è limitata a dei parametri oggettivi ma, dipende dall'osservatore e quindi anche da come l'immagine viene visualizzata(monitor o pellicola) viene influenzata la qualità.
L'occhio umano può adattarsi a un'enorme gamma di livelli di intensità luminosa, tuttavia esso non è in grado di funzionare contemporaneamente sull'intera gamma dei livelli e per questo passa attraverso una serie di livelli di adattamento all'intensità della luce.
Vi sono però dei parametri assoluti in base ai quali si possono confrontare qualitativamente le immagini. Queste informazioni vengono comunemente ottenute attraverso test su fantocci che, pur fornendo una misura della performance dell'sistema di imaging, possono fare risultare difficile il collegamento con informazioni cliniche. Il metodo ideale per la valutazione delle tecniche di imaging è attraverso test clinici e questi dovrebbero essere utilizzati per affrontare le questioni principali. Infatti, la valutazione di criteri di qualità in una normale radiografia del medico, fornisce un metodo semplice attraverso il quale la qualità dell'immagine può essere valutata in ogni reparto ospedaliero [...].