Indagini geofisiche integrate finalizzate alla caratterizzazione di una diga in terra: il caso studio della diga di Sterpeto (Civitavecchia, Roma)
L'inversione di dati nella prospezione elettrica
Si è già visto come dalla prospezione elettrica di un sottosuolo si ricavano valori di resistività apparente. Il procedimento di inversione consente di passare dai valori di resistività apparente a quelli reali.
Negli ultimi anni c'è stato un grande sviluppo della capacità di calcolo dei PC e la nascita di sistemi multielettrodici in grado di acquisire un gran numero di dati di campagna: questo ha permesso di passare da un'interpretazione 1D dei dati (ipotesi di strati piani e paralleli) ad una 2D e 3D. Per fare ciò è stato necessario lo studio di tecniche numeriche per la modellazione del problema diretto e la successiva definizione di algoritmi di inversione.
Il problema diretto è il calcolo dei valori della resistività apparente a partire da valori di resistività reale ipotizzati ed è un problema ben posto, in quanto soddisfa le condizioni di Hadamard:
- per tutti i dati ammissibili esiste una soluzione (esistenza)
- per tutti i dati ammissibili la soluzione è unica (univocità)
- la soluzione dipende in maniera continua dai dati (stabilità)
Il problema diretto racchiude la modellazione fisica del fenomeno ed è risolto con tecniche numeriche, a causa della difficoltà nella risoluzione analitica. Importante è la risoluzione del problema diretto, in quanto i risultati vengono inseriti nell'algoritmo di risoluzione del problema inverso.
Il problema inverso è invece un problema mal posto, in quanto non soddisfa le condizioni di unicità e instabilità: nel caso di errori sperimentali infatti si possono avere più modelli di resistività reale che ci restituiscono la pseudosezione ottenuta ed inoltre la soluzione ottenuta è molto sensibile agli errori sperimentali, e questo porta all'instabilità. Per ovviare al problema della non univocità della soluzione si possono inserire informazioni a priori all'interno dell'algoritmo che riguardano le caratteristiche fisiche o geometriche dell'area di studio, mentre per rendere stabile il problema si possono utilizzare espedienti matematici, come il fattore di damping, che viene preso in base alla rumorosità dei dati sperimentali e serve a "smorzare" la soluzione. [...]
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Indagini geofisiche integrate finalizzate alla caratterizzazione di una diga in terra: il caso studio della diga di Sterpeto (Civitavecchia, Roma)
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Informazioni tesi
Autore: | Claudia Pasquini |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio |
Relatore: | Ettore Cardarelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 143 |
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