Dinamiche tecniche e psicologiche sulla scomparsa dei minori

Oltre alle caratteristiche proprie del predatore è interessante soffermarsi anche sulle qualità della vittima; in questo campo interviene la così detta Vittimologia. Oggetto della Vittimologia è "lo studio della vittima del crimine, della sua personalità, delle sue caratteristiche psicologiche, morali, sociali e culturali, e della sue relazioni con il criminale e del ruolo che ha eventualmente assunto nella genesi del crimine. Tale disciplina studia la vittima in relazione a:
a) La sua personalità e all'ambiente nel quale si trova
b) Nel contesto globale del'azione.

Vanno quindi analizzati i fattori oggettivi e soggettivi,individuali quanto al punto a) nella storia della vittima con riferimento al periodo precedente la vittimizzazione, al periodo in cui è stato assunto il ruolo di vittima e al periodo successivo, e quanto al punto b) nelle circostanze in cui è maturata l'azione.
Diversi autori dopo Von Henting hanno riconosciuto il carattere interattivo del crimine e l'importanza del ruolo svolto dalla vittima. La probabilità di divenire vittima di un crimine non è casuale come potrebbe apparire infatti esistono circostanze e qualità tipiche di alcuni soggetti che favoriscono certi tipi di condotta criminale: a questo proposito si parla di "predisposizioni vittimogene", rappresentate dal nucleo di elementi e di caratteristiche che determinano, facilitano o ispirano la commissione di un reato. Le predisposizioni vittimogene abbassano le difese dell'individuo-potenziale vittima e ne aumentano la vulnerabilità.
Possono quindi distinguersi

- Predisposizione generica legata alla personalità: esisterebbero soggetti che tendono e quasi anelano a essere vittime. In genere si tratta di personalità che hanno una spiccata propensione alla sofferenza, espressione di una volontà auto-punitiva. Le cause sono di natura psicologica o patologica; ciò può dipendere da fattori inconsci, stati depressivi che possono portare ad impulsi e tendenze autodistruttive. Il soggetto tende ad agire in modo da mettersi in situazioni di pericolo o che generano sofferenza ai fini, generalmente dell'espiazione di sensi di colpa (Sindrome di Abele).

- Predisposizione specifica legata a circostanze proprie di alcuni soggetti che favoriscono la condotta criminale.

Secondo Von Henting la caratteristica della "debolezza" renderebbe alcune categorie di vittime il bersaglio preferito dei criminali esattamente come in natura gli individui più deboli vengono attaccati più facilmente dai predatori. Il caso dei minori ne è la prova tangibile. Si parla di vittime che date le circostanze (età, mancanza di autonomia, impossibilità di difesa, stato fisico) hanno una certa predisposizione nei confronti di determinati reati. [...]