La tecnica dei traccianti per l'individuazione del trasporto sedimentario nell'ingegneria idraulica costiera
Traccianti naturali
I "tracers naturali" sono sedimenti che, raccolti nell'ambiente e sottoposti ad un processo di colorazione o trattamento, divengono identificabili tra i granuli del sedimento originali.
Il materiale originale viene raccolto in situ in diversi punti della battigia (Ciavola et al.,1997a; Ciavola et al.,1998) e una parte della quantità prelevata viene analizzata in laboratorio per studiarne le proprietà granulometriche determinate tramite la metodologia di Ingram (1971). In particolare si costata la granulometria media e i parametri statistici della distribuzione del sedimento utilizzando i parametri grafici di Folk (1974). La sabbia è poi lavata con acqua dolce per rimuovere il sale e messa ad asciugare all'aria aperta distribuendola su una superficie per poi essere sottoposta al trattamento di colorazione.
I traccianti naturali sono resi identificabili tramite l'uso di resine e vernici di diverso tipo, nel caso si usi la vernice il requisito principale è la resistenza all'abrasione chimica e meccanica causata dall'acqua di mare. Negli ultimi anni nella maggior parte degli esperimenti in campo è stata utilizzata una vernice fluorescente solubile in toluene (Ciavola et al., 1997; Ciavola et al., 1998; Carrasco et al., 2011; Kisman et al., 2012). La colorazione si effettua tramite l'utilizzo di una macchina per miscelare il cemento in cui viene versata la sabbia e successivamente la soluzione colorata fino a rendere omogenea la colorazione su tutti i grani di sabbia (Ciavola et al., 1997; Ciavola et al., 1998; Carrasco et al., 2011; Kisman et al., 2012). Fatto ciò si procede a far asciugare i traccianti su di un telo all'aria aperta e in fine si setacciano eventuali granuli di dimensioni superiori ai criteri imposti.
Le quantità utilizzate variano in base allo scopo e all'estensione dell'aria di studio. Ad esempio, Carrasco et al. (2011) utilizzò 200g di sedimenti rivestiti di tinta fluorescente per l'analisi del trasporto lungo costa durante un ciclo di marea (24h). Ciavola et al. (2005) nelle Marche eseguì un'operazione di ripascimento sulle spiagge di Porto Recanati (MC) impiegando circa 5000 m₃ di sabbia di cui 51m₃ di tracciante naturale.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La tecnica dei traccianti per l'individuazione del trasporto sedimentario nell'ingegneria idraulica costiera
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Informazioni tesi
Autore: | Lorenzo Santolo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Ferrara |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria civile e ambientale |
Relatore: | Paolo Ciavola |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 65 |
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